Dicono che lo sport renda diverse le persone, che insegni ad essere sempre motivati e resilienti. Questo è ciò che è successo al giovane Luca Curti, 26enne originario del paese di Branzi, che nel mondo sportivo ed in più specialità lo ha visto lottare per le prime posizioni del podio: sci alpino e nordico, skiroll, vertical. Un atleta decisamente versatile.
Per raccontare la storia di Luca dovremmo fare qualche salto indietro nel tempo… Fin da bambino, Luca ha nutrito varie passioni legate alla sua Valle Brembana, alle montagne ed agli sport di fatica. In passato, infatti, il giovane prima di diventare uno dei vari talenti della Valle ha praticato svariati sport. La sua carriera è iniziata facendo Sci Alpino, dopodiché è passato allo Sci Nordico ed allo Skiroll arrivando infine alla Corsa.
“Fino all’età di 16 anni ho praticato Discesa ma a causa di un grave incidente avuto durante una gara di Campionato Italiano con grave trauma cranico, sono arrivato al punto di dover trovare un’alternativa per poter continuare a praticare la mia amata montagna – ci racconta Luca. – È stato così che ho iniziato a praticare lo sci di fondo insieme allo Sci Club Roncobello e contestualmente, quando nell’anno 2013 si è svolta una tappa di Coppa del Mondo di Skiroll proprio qui nella mia Valle, ho iniziato ad appassionarmi anche e soprattutto a quello Sport. Grazie a questo sport mi son potuto togliere varie soddisfazioni, ho potuto viaggiare, visitare il mondo (Norvegia, Svezia, Lettonia, Estonia, Croazia, ecc…) e capire l’importanza dello sport”.
Come infatti anticipato da Luca, è stato con la disciplina di Skiroll che è riuscito a salire sui gradini più alti del podio diventando un vero e proprio talento della Valle Brembana. Dopo aver conquistato le vittorie in Coppa Italia e nei Campionati Italiani (per 4 anni è stato Campione Italiano in tecnica classica in salita), nel settembre 2019 ha ottenuto il suo primo podio nella Coppa del Mondo sul Monte Bondone. Non solo, quel giorno Curti ha ottenuto il titolo tricolore al termine della sua amata salita. Nello stesso mese di settembre il giovane originario di Branzi è arrivato terzo sul podio, terminando il Mini Tour Trentino della Coppa del Mondo. Nel mese di ottobre di quello stesso anno ha vinto la prova in tecnica classica Coppa Italia tenutasi a Bobbio. A seguire, negli anni successivi, sono stati molti i successi ottenuti da Curti sia a livello italiano che internazionale.
In quest’ultimo anno però, abbiamo visto Luca approdare a un nuovo sport: la corsa. A tal proposito il ragazzo ha detto: “Allora… in realtà non corro, quantomeno non a livello agonistico. Nonostante la riconvocazione in squadra Nazionale di Skiroll, per motivi legati al lavoro ed al tempo ho deciso di lasciare la parte agonistica (disciplina che ha praticato dal 2014 fino al 2022 ndr). Per non perdere la voglia di fare fatica e la grinta, faccio ancora qualche gara per il gusto di divertirmi, senza grandi pretese, e vado a correre. Ad oggi faccio sport per piacere, benessere psicofisico e per rilassarmi dopo il lavoro“.
Anche nella corsa Luca ha ottenuto degli ottimi risultati, ad esempio, nel territorio bergamasco ha vinto – col tempo di 31 minuti e 14 secondi – la prima edizione della “Vertical Zucco”, avvenuta il 18 settembre 2022 a San Pellegrino Terme lungo la direttissima del Monte Zucco. Nella seconda edizione della stessa manifestazione, il giovane talento Brembano è arrivato in seconda posizione dietro solo all’attuale vicecampione italiano di Vertical, detenendo comunque il record del tracciato. Ma… dato che in questi anni Curti ha partecipato a numerose gare, come si sentiva prima di iniziarle? “Confesso che sentivo mentalmente le mie prime gare Internazionali. Dopo un po’, gestendo meglio l’adrenalina che avevo dentro di me, sono iniziati ad arrivare i primi risultati e le prime vittorie. Preparare una gara comporta tantissimo lavoro sia dal punto di vista fisico che mentale. Ogni gara era un modo per mettersi in gioco con se stessi e affrontare i propri limiti“.
Solitamente chi pratica degli sport è a conoscenza di aver poco tempo libero. Ne è stato consapevole anche lo stesso Luca: “Vivendo in Valle con le varie difficoltà a livello logistico, non è stata proprio una ‘passeggiata’ conciliare tutto. Di tempo libero non ne avevo perché dedicavo tutto allo studio ed agli allenamenti; essere un ‘Atleta’ è come un secondo lavoro, richiede tantissimo tempo e sacrificio”.
Per quanto riguarda i suoi progetti futuri il giovane talento di Branzi ha risposto: “Ora punto al lavoro, lo sport è bello, è un maestro di vita ma purtroppo non dà la possibilità di guadagnarsi da vivere! Per il mio benessere continuerò a praticare sport e chissà… magari potrei partecipare a qualche nuova gara se avrò tempo e occasione, la testa dura c’è sempre. Riguardo alla mia Valle, mi piacerebbe vedere più giovani appassionati alla montagna, molti la disprezzano senza però averla mai vissuta, ne è un esempio i pochi giovani con cui riesco a condividere una semplice camminata. Sono indubbiamente territori non facili con molte scomodità, ma stupendi e ricchi di bellezze paesaggistiche, gastronomiche e culturali adatte ad ogni gusto“.