Martina Galizzi, da Camerata Cornello in Spagna per inseguire il suo sogno: la danza

Martina Galizzi, 19enne di Camerata Cornello, da circa tre mesi si è trasferita a Mataró, una città vicina a Barcellona, Spagna, per inseguire il suo più grande sogno: la danza. 
9 Dicembre 2022

Martina Galizzi, 19enne di Camerata Cornello, da circa tre mesi si è trasferita a Mataró, una città vicina a Barcellona, Spagna, per inseguire il suo più grande sogno: la danza. 

“Sono partita il 28 agosto e rimarrò qui fino al 22 luglio 2023. Ho deciso di fare questa esperienza perché durante un concorso di danza a Novara (Novara Dance Experience) fatto a giugno 2022, ho vinto una borsa di studio di un anno in una scuola e compagnia junior di danza. Qui studiamo 5 ore al giorno dal lunedì al sabato e abbiamo in programma concorsi e spettacoli, con l’obiettivo di inserirci nel mondo lavorativo”, ci racconta Martina.  La sua passione per la danza ha radici ben fondate: la pratica dall’età di 4 anni, inizialmente nella scuola di danza a San Pellegrino Terme. “Il primo giorno, racconta mia mamma, quando sono uscita dalla lezione le ho detto che la danza era quello che avrei voluto fare per tutta la vita, e tutt’oggi la penso così”, ci racconta emozionandoci. 

6 anni fa circa, Martina ha deciso di cambiare scuola di danza, finendo così a Mozzo, a Danzarea. Questo però ha richiesto un grande sacrificio per la famiglia, ed è proprio Martina a parlarcene: “Per mia mamma era un sacrificio enorme portarmi fino a Mozzo perché avevo allenamento 4 volte alla settimana e le toccava aspettarmi 3 o 4 ore per poi portarmi a casa. Io non riuscirei mai a fare il suo stesso sacrificio, e per questo gliene sarò sempre grata”. 

La danza per Martina non è però solo uno sport, ma qualcosa di più: “La danza mi ha fatto crescere e mi sta facendo crescere tutt’ora. Mi permette di conoscere nuove persone, nuove realtà e nuove culture, nonché mi sta facendo capire chi sono davvero. A causa della danza ho anche passato brutti momenti, ma sempre attraverso essa sono riuscita a superarli. Per me questo sport rappresenta la mia valvola di sfogo, è un modo per esprimere ciò che a parole non riesco; credo sia una delle forme d’arte più belle e complete che ci sano”, ci spiega. 

martina galizzi - La Voce delle Valli

Nonostante la scelta di andare via sia stata motivata dalla vincita della borsa di studio, Martina spiega che in Italia il mondo lavorativo della danza è precario: “Nessuno o davvero pochi si preoccupano della danza, lavorativamente parlando, e i corpi di ballo nel nostro paese si possono contare sulle dita di una mano, quindi se si vuole lavorare in questo settore si è spesso obbligati a spostarsi”, ci spiega. 

Andare via però non è sempre semplice, e Martina ne è la dimostrazione: “Andare via e lasciare tutto, anche a distanza di pochi mesi dal mio trasferimento qui, posso dire che è complicato. È un po’ come iniziare tutto da capo: nuove abitudini, nuove persone, nuova cultura e anche una nuova lingua. Alle superiori ho studiato lo spagnolo, ma per quanto lo capisca bene, a volte riuscire a fare un discorso lo trovò difficile; per di più qui si parla molto il catalano che è una lingua diversa dallo spagnolo, però piano piano sto cercando di abituarmici. Da un lato mi sembra di vivere quel sogno a cui ho sempre aspirato, molto stimolante e ricco di nuove esperienze; dall’altro una parte dei miei pensieri va sempre alla mia vita a casa in Italia. Anche l’arrivo in questo nuovo paese è stato una lotta di emozioni: da una parte ero felice e avevo voglia di fare tutto, dall’altro mi sentivo sola e avevo paura di non essere all’altezza della borsa di studio”, ci confida. 

Martina però è una ragazza temeraria e quando è libera cerca di viversi al meglio questa esperienza visitando e trascorrendo del tempo con la sua famiglia ospitante in un ambiente avvolto dalla spensieratezza, tipica del popolo spagnolo. Al momento non sa ancora se tornerà in Italia: il suo obiettivo è quello di finire l’esperienza li è poi trovare una compagnia di danza in cui lavorare, non importa dove. 

Per concludere, Martina lascia un messaggio per tutte quelle persone che vorrebbero andare all’estero: “Se volete fare una cosa fatela, la vita è una. Ovviamente bisogna avere il sostegno della famiglia, però uscire dalla propria zona di comfort e vedere cose nuove coprendo che sia la cosa che più aiuti ad aprire la mente. Ti aiuta a capire chi sei e cosa vuoi realmente . Non bisogna mai smettere di sognare e, cosa più importante, non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti”. 

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