“La vita è come lo sci: l’obiettivo non è quello di arrivare in fondo alla collina, ma di fare un sacco di buone discese prima del tramonto” dice una frase di Seth Godin. In questa nuova puntata della rubrica “Giovani e Lavoro” vi raccontiamo l’amore per lo sci che nutre il giovane Michele Carminati, 26enne che vive nella frazione Piazza Martina, a Zogno.
“Nella stagione invernale faccio il maestro di sci alpino a Foppolo, mentre durante il periodo estivo svolgo lavori differenti (ha anche fatto il meccanico ndr) in base alle offerte lavorative che mi vengono proposte – racconta Michele – La mia passione per lo sci è nata da quando ero bambino grazie a mia mamma Chiara e mio papà Mauro, che mi hanno spronato a provare questo sport, dato che entrambi sono sempre stati appassionati alla montagna. E per questo gli sarò per sempre grato”.
La carriera sciistica di Michele è iniziata a soli 9 anni di età insieme allo Sci Club Zogno: “Con questo Club ho gareggiato in circuiti provinciali ed italiani. Successivamente, quand’ero un adolescente, ho proseguito scegliendo di cambiare squadra entrando a far parte dello Sci Club Goggi di Bergamo. Lì è iniziato il mio percorso nelle gare FIS (Federazione Internazionale Sci), riuscendo a confermare i punteggi necessari per essere convocato per ben 2 volte per gli italiani assoluti e in varie competizioni del Gran Prix Italia di Sci Alpino, dove prendevano parte atleti professionisti a livello nazionale e internazionale – prosegue. – la mia carriera da atleta è giunta al termine poco prima che compissi vent’anni quando, durate una competizione, ho subito una frattura multipla e scomposta della tibia destra. Questo imprevisto mi ha causato un allontanamento dalle competizioni per due anni, di cui uno mi è servito per riprendermi dalla frattura e far sì che si saldasse l’osso, mentre il secondo anno per la rimozione del chiodo endomidollare. Durante questo biennio, dopo la saldatura dell’osso e prima della rimozione del chiodo endomidollare, tramite l’approvazione dell’ortopedico ho potuto riprendere a sciare per effettuare il Corso di Maestro di Sci Alpino ma purtroppo non ho potuto gareggiare”.
Da qualche anno a questa parte, Michele è un insegnante di Sci Alpino per la compagnia M Sport Academy che ha sede a Lallio. Lo Staff del gruppo è composto da 6 persone: ci sono 5 maestri/allenatori ed una segretaria che gestisce l’organizzazione dei corsi e delle lezioni private. “Per riuscire ad accedere al corso per diventare maestro di sci ho dovuto affrontare una selezione nella regione Lombardia caratterizzata da due prove: una a tempo e l’altra tecnico dimostrativa, conseguibile solo dopo il passaggio della prima prova. Successivamente ho dovuto frequentare il corso per divenire maestro di sci alpino che ha compreso ulteriori prove sia teoriche sia pratiche al fine del conseguimento del diploma. Attualmente sono maestro da ben cinque anni. Nei primi due ho fatto l’allenatore e durante gli altri tre ho fatto il maestro. I miei allievi hanno differenti fasce d’ età che varia dai più piccoli di tre anni fino all’età adulta”.
Continuando Michele ci ha detto: “La cosa che mi piace di più dell’insegnare è la soddisfazione nel seguire passo dopo passo e veder migliorare il cliente, indipendentemente dalla sua fascia d’età e comprendendone qualsiasi sua esigenza. Come in ogni lavoro, anche in questo ci sono dei pro e dei contro. I pro sono veramente tanti: essere immersi nella natura e relazionarsi continuamente con persone differenti, ma il pro più importante è stato unire la mia passione al mio lavoro. Come contro, invece, ne ho trovato solamente uno: le discontinuità dovuta alla mancanza di neve nella stagione estiva. Fortunatamente, però, ci stiamo organizzando per creare continuità per noi e per i nostri clienti grazie alla possibilità di sciare e tenere lezioni presso l’Urban Ski Lab di Bergamo dove è presente un pendio rivestito di neveplast simulando una pista da sci in centro città alla portata di tutti”.
Nel tempo libero il giovane zognese coltiva le sue passioni. Ad esempio,allenarsi in palestra: “Questa attività mi permette sia di essere performante nella mio lavoro che contemporaneamente tenermi in forma e in buona salute”. Per quanto riguarda, invece, i suoi progetti futuri: “Il più importante è sicuramente riuscire a diventare istruttore nazionale, così da tener corsi di formazione per aspiranti maestri e soprattutto dando maggiore continuità alla mia vita lavorativa. Così facendo potrò insegnare 365 giorni all’anno“.