In questa e nelle prossime puntate della rubrica “Occhio al sociale” faremo tappa in tutti i Comuni dell'Ambito Valle Imagna-Villa d'Almè per analizzare, con sindaci o assessori alle Politiche sociali, la situazione in termini di criticità sociali, risposta a tali problematiche (anche grazie al sostegno dell'Azienda Speciale Consortile), punti di forza dei vari paesi, nuove possibilità, futuro, e quello che ancora si può e si deve fare per potenziare il welfare.
Locatello
Carlo Plaino “Grazie ad ASC buoni lavoro e sostegno alla domiciliarità, ma servono più iniziative per migliorare la vita di comunità”
A presentare la situazione di Locatello è l'Assessore alle Politiche sociali Carlo Plaino, 41 anni, psicoterapeuta con un primo mandato in Amministrazione fra il 2009 e il 2014 e, dal 2016, nella giunta capitanata dal sindaco Simona Carminati.
Carlo Plaino: In un comune piccolo le difficoltà sono molteplici: ad esempio, per quanto riguarda l’aspetto della disabilità abbiamo due specifiche situazioni di fragilità che però vengono chiaramente compensate, in accordo ed in dialogo aperto con la famiglia, sia per quanto riguarda la frequenza scolastica in un caso che per quanto riguarda la fruizione di servizi specifici per la disabilità presenti nell’ambito dell’alta Valle Imagna nell’altro.
Per quanto riguarda, invece, il lavoro la situazione è piuttosto difficile è compromessa, considerato che sul territorio di Locatello ci sono limitate realtà produttive e quindi l’economia produttiva/del lavoro è assolutamente piatta: la nostra risposta ai bisogni del lavoro è stata quella di attivare buoni famiglia lavoro promossi da ASC a favore di nuclei familiari in difficoltà occupazionale nei quali, anche i figli minori, costituivano un aggravante per la gestione economica mensile.
Ricordo che siamo il paese che, su tutto l’ambito, ha presentato il maggior numero di domande di reddito di inclusione visto la difficoltà economica nella quale versano i cittadini; soprattutto coloro che vivono in affitto sono stati attratti in paese proprio per i canoni di locazione estremamente bassi che, inizialmente, invogliano a prendere l’abitazione ma successivamente mostrano tutti i limiti di un territorio che, non offrendo opportunità occupazionali, rischia di diventare un circolo vizioso dove spese fisse e reddito mancante generano una sacca di povertà. Questo principio è stato condiviso con i cittadini che, proprietari di immobili, vogliono affittarli senza però valutare con attenzione ciò che si crea a medio- lungo termine come problematica per la collettività e l’amministrazione.
Anche l’immigrazione raggiunge un livello significativo con 1/4 della popolazione extracomunitaria: anche in questo caso i bassi affitti sono attrattivi dei nuclei familiari in difficoltà. Siamo riusciti ad attivare comunque diverse misure, formali ed informali, di sostegno alla domiciliarità ed all’ affitto anche attraverso le misure di supporto promosse da ASC.
Il senso di comunità, di collettività e di condivisione sono le mancanze (e contemporaneamente il più alto potenziale che i cittadini possono offrire) per migliorare la vita di comunità. In questa direzione l’Azienda potrebbe promuovere attività/risorse per favorire progettualità che vadano dal rapporto di buon vicinato all’infermiere di comunità ad attività aggregative per giovani (altre grande risorsa mancante a Locatello). Un senso di cittadinanza pro attivo è condizione necessaria per un clima di comunità : il senso di appartenenza, però, è da coltivare e da far crescere, noi lo stiamo coltivando da due anni ed attendiamo fiduciosi i primi germogli.
Almenno San Bartolomeo
Gianbattista Brioschi “In dieci anni da 40 mila a 300 mila euro per l'assistenza scolastica. ASC deve intraprendere un discorso comune per assistenza scolastica, tutela minori, e centro antiviolenza sulle donne”.
Per Almenno San Bartolomeo è direttamente il sindaco Gianbattista Brioschi, 58 anni- incarico che svolge a tempo pieno da dieci anni – a raccontarci come si sta muovendo il suo Comune nel garantire ai cittadini una certo benessere sociale.
Gianbattista Brioschi: In ambito sociale, in questi 10 anni, la maggior criticità si è rivelata la spesa dell'assistenza scolastica, passata da circa 40.000€ del 2009 ai quasi 300.000€ per ogni grado di istruzione infanzia primaria secondaria e superiori. Altra criticità si è rivelata con la tutela dei minori in comunità, dove anche qui la spesa si è più che raddoppiata. Siamo sempre riusciti nei nostri bilanci ad avere le risorse necessarie a coprire tali costi.
Nel mio Comune è stato fatto un buon lavoro anche dalle amministrazioni precedenti, che hanno strutturato l'area dei servizi sociali con uffici e personale addetto. Oggi possiamo contare su un'area dedicata ai servizi alla persona con ben 4 addetti che si occupano di numerosi servizi che vengono erogati ai cittadini di tutte le età, partendo dall'infanzia sino al nostro fiore all'occhiello che è il Centro diurno anziani Pertini riconosciuto da Regione Lombardia, un modello esemplare di centro anziani da imitare anche in altre realtà cittadine.
L'esperienza del nostro Comune in seno all'Azienda Speciale Consortile ha fatto si che come sindaco diventassi il vicepresidente dell'azienda, nonché presidente d'ambito dell'Assemblea Sindaci Valle Imagna- Villa d'Almè. Credo che il futuro di ASC sia subordinato a quanto i sindaci dell'Ambito credano sia fondamentale che le risorse messe a disposizione dai Comuni rendano ai cittadini della Valle Imagna e della'oltre Brembo in servizi efficienti, puntuali e soddisfacenti ai loro bisogni.
Le priorità su cui l'Azienda deve intraprendere un discorso comune è proprio per l'assistenza scolastica, la tutela minori, il centro antiviolenza sulle donne. Abbiamo la fortuna che a breve verrà inaugurata la nuova sede dell'azienda consortile per la bassa Valle e l'oltre Brembo in quel di Almenno San Bartolomeo, dove verranno istituiti il servizio del REI reddito di inclusione tutela minori, incontri protetti e sportello antiviolenza sulle donne.
Barzana
Teodoro Merati “Nel mio Comune tante risorse nei settori Socio-Assistenziale, Educativo e Culturale. L'ASC deve attenuare il divario fra i comuni montani e quelli più vicini alla città”
Ultima chiacchierata con Teodoro Merati, 69 anni, storico sindaco di Barzana: questo è il suo quinto mandato. Originario di Sant’Omobono Terme è residente a Barzana dal 1970.
Teodoro Merati: Le maggiori criticità in ambito sociale sono quelle che un po’ tutte le realtà locali sono chiamate ad affrontare, in particolare nella cosiddetta Area fragilità e non Autosufficienza. Pesa moltissimo per esempio l’Assistenza Educativa Scolastica, la compartecipazione economica del CDD (Centro Diurno Disabili) e il SAD (Servizio Assistenza Domiciliare). Per questi tre servizi siamo riusciti a soddisfare pienamente tutte le pur numerose richieste; per altre esigenze purtroppo abbiamo potuto intervenire solo marginalmente, per esempio nel settore lavoro, etc..
Di certo questa Amministrazione ha convogliato negli anni sempre maggiori risorse nei Settori Socio-Assistenziale, Educativo e Culturale, ritenendo giusto e doveroso investire laddove i cittadini, in difficoltà economica, sono notevolmente aumentati. Non mi interessa sapere se e dove posso essere davanti ad altri. Posso dire che in questi anni difficili per le casse dei Comuni, Barzana è riuscita a dotarsi di tutte quelle strutture fondamentali per una Comunità nella quale operano realtà che costantemente e con il coinvolgimento di tanti cittadini, propongono momenti di aggregazione culturale, sociale e ludico sportive.
L’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa D’Almè è un Ente deputato ad organizzare e a gestire quei servizi affidategli dai 20 Comuni del nostro Ambito Territoriale (a cui personalmente tengo molto per essermi impegnato moltissimo nella realizzazione della stessa). Il ruolo della ASC è proprio quello che sta tuttora svolgendo, cioè cercare, insieme ai Sindaci dell’Ambito Territoriale, di gestire al meglio le risorse economiche provenienti da: Fondo Nazionale per le Politiche Sociali; Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza; Fondo Sociale Regionale; Quota di compartecipazione dei Comuni; Altre Risorse da Enti e Fondazioni. E’ pur vero che l’Assemblea dei Sindaci nella stesura del Piano di Zona individua le priorità e gli obiettivi delle Politiche Sociali, ma di fatto i finanziamenti acquisiti tramite appropriati Progetti, sono quasi sempre vincolati ad aree di intervento, e non in quei Settori che si vorrebbero sostenere maggiormente.
L’ ASC e l’Assemblea d’Ambito dovranno comunque sempre tenere nella massima considerazione che il nostro Ambito Territoriale si sviluppa su un territorio disomogeneo che partendo da Comuni quasi cittadini (vicini a Bergamo), si sale fino all’alta Valle Imagna ad un’altitudine di 1000 m; è del tutto evidente, dunque, che le problematiche legate ai Servizi Sanitari, Socio – Assistenziali, di trasporto e lontananza dalle Strutture sono molto diverse e gravemente penalizzanti per le piccole Comunità di montagna. Pertanto, nel limite del possibile, si dovrà agire per attenuare questo divario, con l’obiettivo di essere sempre più vicini a tutti i cittadini delle fasce più deboli, bisognosi di interventi socio-assistenziali e sanitari alla luce anche di sempre maggiori nuove richieste di singoli e nuclei familiari in difficoltà.