Articolo scritto da GianMario Arizzi estratto da Quaderni Brembani n.21
Ricorrono nel 2023 i sessanta anni della realizzazione della Pista del Sole a San Pellegrino Teme e pare giusto ricordare l’evento storico di quel periodo Racconta Francesco Nicola Cima che è stato l’ideatore e gestore dell’impianto: “L’idea era che la diffusione dello sci, specialmente didattico e sportivo, potesse avvenire anche sulla plastica. Avevo comperato una pista in plastica senza decidere dove dovevo metterla”.
Chiaramente erano gli anni in cui si andava a sciare anche dove non c’erano impianti di risalita e le piste si percorrevano a piedi. Sui giornali sono apparsi i primi articoli il 3 luglio 1963 e riferiscono dell’inizio dei lavori per la creazione di un centro sportivo tra la Vetta e Frasnito, nel comune di San Pellegrino. “Sulla Pista del Sole sono nati 4 o 5 maestri di sci della Valle Brembana – continua Francesco Cima in una intervista concessa a Michelangelo Oprandi – e dal ‘64 al ‘68 sono stati effettuati parecchi ritiri delle Nazionali Italiane; 2 di sci alpino, 3 di fondo e 5 o 6 della squadra di combinata nordica e del salto con gli sci”.
La pista sorse per tappe: “I paletti già snodabili, prima il camioncino a portare gli atleti a inizio pista, poi la seggiovia vera e propria a monoposto sopra Frasnito e tutte le altre strutture sportive a corollario. Con il ristorante-albergo che ospitò clienti ‘fuggiti’ dal Grand Hotel ormai vetusto”. Tantissimi i campioni che hanno gareggiato sulla Pista del Sole, e tra questi Jean Claud Killy (il campione francese vincitore di 3 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Grenoble) e il connazionale Alain Penz, gli azzurri Gustavo Thoeni (4 coppe del mondo) e Fausto Radici, gli austriaci Karl Schranz (3 titoli mondiali e 2 coppe del mondo) e Werner Bleiner che su questa pista furono primo e secondo ai campionati Mondiali di sci sulla plastica.
C’era persino un trampolino da sci, sempre con la pavimentazione in plastica. Tra i frequentatori del Centro sono state recuperate fotografie che immortalano Giacinto Facchetti (terzino della grande Inter di Helenio Herrera e della Nazionale) e Felice Gimondi impegnati in spericolate discese col bob a rotelle guidato dallo stesso Gimondi. Il Centro Sportivo della Pista del Sole offriva inoltre una piscina all’aperto realizzata con la forma di un laghetto di montagna, un campo da tennis al coperto, una struttura ricettiva, una palestra, una pista di bob a rotelle, un campo d’equitazione, un solarium e un trampolino da sci con la pavimentazione in plastica.
“Offriva un controllo medico a cura del dottor Angiolino Quarenghi. – continua Cima – ed era stata realizzata perfino una pista di pattinaggio, sempre in plastica, sulla quale venivano svolte competizioni di Curling, sport conosciuto oggi grazie alle dirette televisive delle olimpiadi invernali, ma che veniva praticato a metà degli anni sessanta presso la Pista del Sole. Non solo sciatori, quindi, ma anche appassionati sportivi e giovani promesse”.
Grazie a Michelangelo (Miki) Oprandi sono state recuperate fotografie e filmati inediti trovati in loco tra le vecchie strutture ormai cadute in rovina. Con i filmati e le fotografie è stato realizzato un docufilm dove si ricostruisce una realtà straordinaria degli anni sessanta. Il docufilm, della durata di circa 40 minuti, rappresenta quella realtà avveniristica per quegli anni; il tutto anticipato da un trailer di circa tre minuti disponibile su You Tube dal titolo: La Pista del Sole.
ECCO IL TRAILER
La pista è stata chiusa nel 1968 e, dopo qualche anno di attività culturali, sportive e sociali organizzate nel centro, il luogo è stato abbandonato e ha subito un inevitabile degrado. Il docufilm con pellicole in 8 e 16 millimetri riprodotte tramite vecchie macchine cinematografiche è stato presentato a San Pellegrino Terme l’estate del 2022: testimonianze di un’epoca straordinaria di sei anni che come sottolinea Cima “portarono a San Pellegrino una ventata breve ma di grande giovinezza”.
La Pista del Sole oggi permane nei ricordi di quei pochi che poterono goderla. Chissà, forse, la prevista rinascita della Vetta, poco distante e il ripristino della funicolare, potrebbero riaccendere l’interesse di qualche altro imprenditore illuminato di oggi. Questo il grande sogno di ridare vita al Centro magari con contributi e finanziamenti pubblici per restituire a San Pellegrino, alla Valle Brembana, alla provincia di Bergamo e alla Lombardia una opportunità turistica di grande richiamo e di vigoroso impatto emozionale, ripercorrendo le esperienze straordinarie di quel periodo. La proprietà della Pista del Sole è della Società Madrera s.r.l. avente come soci lo stesso Francesco Nicola Cima e sei dei suoi figli, per la parte posta a sinistra della funicolare, mentre la parte destra alla funicolare è tutta di proprietà dello stesso Francesco Nicola.
Con le nevicate sempre meno generose o addirittura rare a quote poco elevate, una soluzione del genere, forse, oggi, avrebbe ancora più senso di allora?