C’è un commercialista con la palla tra i piedi: Roberto Mazzoleni, zognese Doc, non è conosciuto solo per la propria attività professionale, ma anche per aver dato vita ad uno dei progetti sportivi brembani più interessanti. Partiamo dall’inizio, però: “Io sono di Zogno, dalla nascita, ho appena compiuto 49 anni il primo maggio. Faccio il commercialista di professione, gestisco lo studio Mazzoleni & Partners, composto da 30 persone distribuite in tre uffici – spiega Roberto. – A Zogno c’è l’ufficio storico da cui sono partito, poi uno ad Almè e uno a Oltre il Colle. Diciamo che il centro resta la Valle Brembana e l’hinterland di Bergamo, poi chiaramente abbiamo clienti in tutta la regione e non solo, il grosso è sul territorio brembano”.

Lavoro a parte, l’altro grande impegno di Roberto è appunto lo sport, in particolare il calcio.“Sono socio fondatore del Villa Valle, il progetto è nato nel 2012 e sono sempre stato AD della società”. Mazzoleni, però, non si accontenta di un ruolo da ufficio: “La passione per il calcio mi ha portato, dalla pandemia, a fare le telecronache in diretta delle partite casalinghe del Villa Valle: abbiamo un canale su YouTube e tutti, la domenica, possono vedere la partita in diretta”.

Chiaramente, non è una cronaca fredda e neutrale: “È un’esperienza bellissima, non è semplice perché prima della partita occorre fare analisi su come giocano gli altri, i miei li conosco bene, ma gli avversari bisogna studiarli: giocatori, la disposizione in campo… in diretta non puoi sbagliare i nomi, devi essere veloce. Arrivo al campo due ore prima della partita e lì mi studio tutto. A fine partita si estraggono gli highlight della stessa: a me piace tantissimo, se mi chiedessero di mollare lo studio e di andare a fare il telecronista…accetterei” scherza.

“La passione per il calcio c’è sempre stata, finché il fisico ha retto ho giocato io stesso” spiega Roberto, che si è poi dedicato al ruolo dirigenziale. “Nel 2008 sono stato eletto presidente della Zognese: la mia idea era di non essere il classico presidente di una società di paese, ma di creare una realtà più importante. Così è nato il ‘Valle Brembana’, con cui abbiamo vinto la prima Categoria e siamo arrivati in Eccellenza. Purtroppo, c’erano un po’ di problemi con la gestione del campo di Zogno, nel 2012 è saltata la società a Villa d’Almè e ho conosciuto Castelli, l’attuale presidente del Villa: abbiamo unito le due forze, con i dirigenti precedenti ci siamo fusi in una realtà che ormai è in Serie D stabilmente”. Mazzoleni ha le idee chiare sulle aspettative sportive. “Per noi è importantissimo mantenere la categoria, ma poi c’è il settore giovanile, vogliamo essere un coagulo sul territorio per fare calcio giovanile di qualità, dunque la categoria della prima è fondamentale. Abbiamo appena guadagnato la possibilità di giocare in serie D per la sesta stagione consecutiva, ma anche le giovanili hanno raggiunto grandi risultati: gli allievi hanno vinto il campionato, la Juniores è andata ai playoff nazionali”.

Aldilà degli ottimi risultati sportivi, è il lato umano a prevalere: “Non si guarda solo il risultato fine a se stesso, ma anche alla crescita personale: l’organizzazione VillaValle prevede, ad esempio, la presenza di uno psicologo, di un nutrizionista che fa incontri con tutte le squadre, gli allenatori sono tutti dotati di patentino, cerchiamo di dare qualità in quello che facciamo. È un impegno, sia in termini di tempo, sia finanziario, ma dietro c’è sempre la passione, un movimento di persone che ha belle relazioni, sempre positive”.

Un mancamento, il periodo difficile e la svolta profonda

Una vita piena e parecchio impegnativa per Roberto, sposato con Michela e con una figlia di 10 anni, Talita. Eppure, non si può mai sapere cosa ci riserverà il futuro e il nostro commercialista/sportivo lo ha imparato bene. “L’anno scorso, un pomeriggio, qui in ufficio ho avuto un mancamento, mi hanno ricoverato e poi tenuto in ospedale un paio di settimane, con tutta un serie di d’esami. Sono uscito, ma non stavo bene, però il cuore non aveva nulla, anzi: le medicine peggioravano solo la situazione. Il problema alla base era una gastrite, ma oltre all’’spetto fisico ci sono stati risvolti di tipo psicologico. Non capire cosa stesse succedendo mi faceva vivere male: venivo al lavoro e non sapevo se avrei potuto terminare la giornata”. Un periodo difficile e Mazzoleni non lo nasconde.

“Continuavo a chiedermi cosa avessi, si viveva nell’incertezza: la vicinanza della mia famiglia e l’aiuto dei colleghi dello studio è stato fondamentale – racconta -. Ne sono uscito, a livello mentale, cominciando a leggere e interpretare i segnali della vita in un modo più approfondito, ho letto molti libri su tematiche come la meditazione o le pratiche orientali, intese non come religione, ma come stile di vita”. Una svolta grande e profonda, che cambia Roberto nel profondo: “Lì ho capito che non bisogna concentrarsi troppo sul passato, ma occorre avere obiettivi per il futuro, godendosi però sempre il presente perché la vita, ogni giorno, può metterti difficoltà, da affrontare con uno spirito positivo e mente libera. Sono ragionamenti che mi hanno aiutato a riprendere un cammino che avevo interrotto: la testa serve sempre, come il fisico. Mi ha aiutato il fatto di assumermi una routine, per me è diventata un’abitudine fare esercizio alla mattina, meditazione e respirazione, ancora prima di iniziare a lavorare: ti senti già carico per affrontare la giornata”.