Sara Grytting, la svedese di San Pellegrino che porta in Val Brembana turisti da tutto il mondo

Si è innamorata della Valle Brembana e ora vuole farla scoprire ai turisti.
23 Novembre 2024

Si è innamorata della Valle Brembana e ora vuole farla scoprire ai turisti. Sara Grytting aveva un po’ il destino nel cognome: “Io ho 50 anni e vengo dalla costa ovest della Svezia, da Göteborg. Nella mia vita ho lavorato lì con i turisti, per tanti anni negli hotel, poi sentivo che avevo bisogno di fare un po’ di attività outdoor, ero sempre in ufficio a pianificare con una grande attività, volevo cambiare qualcosa”. Oggi Sara sta a San Pellegrino: come spiega, una posizione strategica per il turismo.

“Ho scelto la Valle Brembana perché è facilmente raggiungibile in volo, c’è la Ryanair a Bergamo, dunque è facile arrivare dal Nord Europa o da Barcellona. Prima di trasferirmi, sono stata in Italia un paio di volte: la prima, volevo andare a Milano e il volo arrivava a Bergamo, ho visto le montagne e mi è piaciuta subito”.

Una felice coincidenza porta Sara in valle. “Cercavo un posto dove stare tre o quattro notti e ho trovato un agriturismo a Miragolo San Salvatore, ci sono stata qualche giorno. Non avevo mai pensato alla Valle Brembana, ma mi è piaciuta, anche se quando cercavo qualche sentiero, non trovavo le indicazioni, soprattutto in inglese. Sono stata a San Pellegrino, ho visto il Gran Hotel e il Casinò. Mi sono informata sul posto ho pensato: questo è un bel posto, una Valle meravigliosa, non ho mai visto qualcosa così, con il fiume, le montagne…”

È scattata la scintilla tra Sara e la Valle Brembana. “Mi sono decisa a trasferirmi. Ho aperto un’agenzia di viaggi in Italia (QUA i contatti ndr), ho cambiato un po’ il mio lavoro. Organizzo pacchetti per chi vuole venire: uno per chi vuole visitare con amici o famiglia, organizzo tutte le attività, pranzi… oppure accolgo grandi gruppi, se vengono per lavoro e devono stare qualche giorno per lavorare e visitare un po’. Il terzo pacchetto comprende viaggi aperti: preparo il programma con le date e chi vuole si iscrive e partecipa. È difficile farlo, ma questa è la mia missione, portare persone non solo dalla Svezia, voglio attirare le persone e fare attività anche all’aperto, bicicletta o passeggiate che uniscono chi viene da tutto il mondo”.

Sara trova qualche differenza tra la Svezia e la Valle Brembana, ma non è necessariamente un male. “Ovviamente, cambiano la cultura e la tradizione. Qui sono tutte piccole realtà, spesso a gestione famigliare, per me è un bene, che siano tutti posti gestiti da persone perché si può creare amicizia. Io lavoro con le persone e la loro famiglia. È molto più tranquillo, in Svezia ero abituata a non chiudere mai, il capo era in vacanza e noi lavoravamo sempre”. Il fattore umano è fondamentale: “Per me è importante avere a che fare con i locali: quando accompagno i gruppi di turisti, incontriamo guide che vivono qua, oppure persone che gestiscono ristoranti o hotel e hanno sempre una grande passione, è una parte dell’esperienza perché i turisti si ricordano di chi incontrano”.

A proposito dei turisti, anche loro rimangono affascinati proprio come Sara. “Quando i visitatori arrivano, pensano che sia un posto meraviglioso, ma diverso dagli altri. Siamo in una valle piccola e stretta che piace molto, una zona con pochi turisti rispetto alle grandi città d’arte a cui sono abituati. È anche un po’ wild, magari in montagna siamo quasi sempre da soli e piace molto. Anche Bergamo piace, è una bella città, molto vicina a tutti i servizi e all’aeroporto”. Come spiega Sara, “vengono e spesso tornano, per me è fantastico: nel 2018 è venuto un gruppo di coppie, poi questa primavera alcuni sono tornati con amici per fare un altro giro. Tornano spesso perché la zona piace, è un’esperienza diversa dal solito”.

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Commenti:
  1. Lodevolissima.
    Sarebbe necessario dare il massimo sviluppo al turismo culturale, Dando visibilità alla storia e ai personaggi, partendo dal leggendario Pacì Paciana, Fino al recente Felice Gimondi, passando per Torquato Tasso e i molti altri che sarebbe lungo citare.

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