Siamo quasi giunti a conclusione della nostra esperienza estiva presso il Parco delle Terme di Sant’Omobono, che ha visto coinvolte sulle varie attività diverse persone fragili, afferenti a servizi ed associazioni del territorio.
Abbiamo chiesto a Daniele e Nicola, fratelli gemelli di Villa d’Almè, frequentanti il gruppo adolescenti della Cooperativa Lavorare Insieme, che hanno concluso (con molto dispiacere) questo percorso proprio ieri, di darci un rimando rispetto al loro vissuto di questi due mesi.
DANIELE: Alle Fonti di Sant’Omobono ho fatto diverse attività. In generale pulire mi è piaciuto poco, come i cartelli del minigolf, perché c’era sporco, insetti e ragnatele. Mi sono piaciute invece le (seguenti) attività: misurare la febbre perché questo permette di evitare il contagio del Coronavirus e servire i tavoli perché sono stato utile e venivo ringraziato. Alcune attività in generale le faccio “per onore”, cioè per fare del bene a tutti.
NICOLA: Alle Fonti pulire i pavimenti della sala dei quadri mi è piaciuto meno perché in alcuni angoli non riuscivo a togliere la polvere. Mi è piaciuto invece fare il magazziniere e riordinare i prodotti, fare l’inventario dei prodotti, prendere le ordinazioni ai tavoli del bar e dare il resto ai clienti. Queste cose mi sono piaciute perché ho potuto aiutare altre persone.
Il progetto “Fonti d’Estate 2020” si concluderà domenica 30 agosto con una Messa celebrata presso il parco, ma ci sarà spazio ancora per qualche evento, come il ludobus, la giornata dedicata ai fiori di Bach e diverse attività proposte dall’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almèin collaborazione con la Cooperativa Giovani Orme.
Auspichiamo che questa bellissima esperienza possa gettare le basi per progetti che insistano sulla valorizzazione sociale delle persone con disabilità, affinché si possano percepire come parte della comunità e spendersi attivamente per essa.