S.Pellegrino, l’ex stazione tornerà al suo splendore originale grazie a un contributo regionale

L'ex stazione ferroviaria di Piazza Rosmini, a San Pellegrino Terme, avrà l'occasione di tornare al suo antico splendore grazie ad un contributo di 250 mila euro messo a disposizione da Regione Lombardia, che permetterà così di avviare un intervento di restauro.
27 Dicembre 2021

L’ex stazione ferroviaria di Piazza Rosmini, a San Pellegrino Terme, avrà l’occasione di tornare al suo antico splendore grazie ad un contributo di 250 mila euro messo a disposizione da Regione Lombardia. Il recupero dell’edificio liberty era già da qualche anno contemplato dall’Amministrazione comunale, nell’ambito del progetto di rilancio turistico di San Pellegrino e dell’intera Valle Brembana che da diverso tempo sta portando avanti in prospettiva di incentivare sviluppo e occupazione del territorio.

L’intervento relativo all’ex stazione avrà un costo complessivo di 375 mila euro, compensato dal contributo regionale e in parte attingendo a fondi comunali. “Siamo grati a Regione Lombardia per il finanziamento concesso e vorremmo ringraziare di cuore il Consigliere Regionale Alex Galizzi, che ha sostenuto la richiesta presentata dal nostro Comune – dichiara Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino – Da qualche anno, ormai, cercavamo un modo per recuperare l’immobile. Il nostro obiettivo iniziale prevedeva una concessione di valorizzazione, ovvero il futuro gestore avrebbe dovuti occuparsi degli interventi di restauro e valorizzazione a locazione turistica, a fronte di un canone ridotto o nullo. Purtroppo i bandi, a differenza di quanto accaduto per l’altra ex-stazione in Piazza Granelli, sono andati deserti e dunque abbiamo deciso di procedere in questa direzione”.

La ex stazione ferroviaria, lampante esempio dell’architettura Liberty sanpellegrinese, è stata edificata a cavallo fra il 1905 ed il 1906 secondo il progetto dell’architetto Romolo Squadrelli (lo stesso che progettò il Grand Hotel) seguendo lo “stile industriale” caratteristico degli edifici della storica ferrovia della Valle Brembana, da lui stesso progettati. Chiusa dal 1966 in concomitanza dell’interruzione del servizio ferroviario, l’immobile – composto da un corpo centrale a due piani e due laterali allineati lungo la pista ciclopedonale – ha conosciuto nel tempo un lento degrado dopo aver ospitato per diverso tempo un’attività ristorativa.

Dopo aver acquisito qualche anno fa le due stazioni, di proprietà del Demanio, il Comune di San Pellegrino Terme si è attivato realizzando un progetto di valorizzazione che avesse come obiettivo il recupero per finalità turistiche messo in atto da un privato, individuato tramite un bando. Più precisamente, nel progetto originale si parla di rendere l’ex stazione un “riferimento territoriale dedicato all’educazione in funzione della conoscenza del territorio, creando un centro di raccolta culturale, didattico, laboratoriale, commerciale, turistico, espositivo in riferimento a servizi territoriali (turistici o legati alla mobilità) o prodotti tipici dell’intera Provincia di Bergamo”.

L’importante, sottolinea il vicesindaco, è mettere in evidenza le qualità di pregio dal punto di vista architettonico ed artistico e, al tempo stesso, far sì che l’attività insediata al suo interno possieda dei risvolti a carattere turistico, magari di servizio alla vicina pista ciclabile come il noleggio di e-bike. L’edificio, inoltre, presenta due ingressi separati, uno dei quali conduce ad uno spazio che potrebbe essere adibito a stanze di natura ricettiva in stile bed&breakfast.

“Andremo a restaurare tutta la struttura dell’edificio, per cui il rifacimento del tetto, delle facciate e degli interni – spiega il vicesindaco Milesi – Abbiamo, inoltre, provveduto a demolire una serie di superfetazioni successive all’edificazione che hanno compromesso l’impianto originario, creando una condizione per cui si rende indispensabile un intervento. Stiamo anche ipotizzando di realizzare fra l’ex stazione e l’edificio contiguo (in cui si trovavano i servizi igienici) una struttura dal taglio moderno che consenta di avere degli spazi in più. Ovviamente il progetto dovrà essere sottoposto all’autorizzazione della Sovrintendenza. È ancora presto per chiarire delle tempistiche, però affideremo al più presto l’incarico per la progettazione definitiva sperando che i tempi non siano troppo lunghi. Ovviamente, dopo la ristrutturazione, la nostra idea è sempre quella di trovare un gestore”.

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