San Giovanni Bianco, 12 volontari accompagnano i malati oncologici da casa all’ospedale

Ha preso il via un nuovo servizio di trasporto nel tragitto casa-ospedale per i malati oncologici in cura all’ospedale di San Giovanni Bianco. Il progetto ha visto la luce grazie al compianto dottor Domenico Giupponi.
21 Luglio 2023

Ha preso il via un nuovo servizio di trasporto nel tragitto casa-ospedale per i malati oncologici in cura all’ospedale Civile di San Giovanni Bianco o che necessitano di sottoporsi a visite o ad esami di controllo per una malattia oncologica. Il progetto ha visto la luce grazie a Domenico Giupponi, 69 anni, figura di spicco della sanità e del volontariato lombardo. A giugno lo stesso Giupponi – poco prima della scomparsa avvenuta l’8 luglio scorso proprio all’ospedale di San Giovanni Bianco dove era ricoverato per un male incurabile – era riuscito a veder realizzati i primi accompagnamenti da parte del gruppo di volontari dell’Associazione Oncologica Bergamasca che lui stesso aveva fondato, in qualità di referente dell’associazione per la Valle Brembana.

L’attività di A.O.B. per i pazienti dell’ospedale della Valle Brembana ha avuto inizio quattro anni fa, con donazioni di apparecchiature e con l’avvio del reclutamento dei volontari in valle, grazie all’impegno del consigliere Domenico Giupponi. Dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia, la presenza di A.O.B. in valle è stata rilanciata. Sono già 12 i volontari che si sono resi disponibili per portare avanti l’attività di A.O.B. in Valle Brembana. Tutti hanno frequentato un corso formativo, in collaborazione con Mario Tramontini, Direttore della Medicina interna 2 dell’ospedale di San Giovanni Bianco. Il personale ospedaliero, medico e infermieristico, agevola su richiesta il contatto con l’associazione per il servizio di trasporto.

Con questa ultima iniziativa l’Associazione Oncologica Bergamasca dà il via a una presenza che vuole diventare sempre più strutturata nelle corsie del presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco, in sinergia con l’ASST Papa Giovanni XXIII che ha in gestione il Civile. L’obiettivo non è quello di replicare l’esperienza dell’ospedale cittadino, dove l’associazione fornisce una serie di servizi che spaziano dal supporto operativo, logistico e psicologico al malato oncologico e ai suoi caregivers, fino alla distribuzione gratuita di parrucche per chi ne ha la necessità in seguito a trattamenti di chemioterapia. Si punta ad offrire servizi in linea con le reali necessità dei pazienti del territorio vallare, in primis il servizio trasporto che è partito grazie all’autovettura donata dalla socia di A.O.B. Grazia Bordogna. Ma, sempre d’intesa con i professionisti del Civile, l’associazione potrà attivare altri servizi di supporto in base alle concrete necessità del paziente.

“Sono davvero contento che finalmente sia partito questo progetto, che costruiremo insieme, passo dopo passo, con la direzione medica dell’Ospedale di San Giovanni – ha dichiarato Maurizio Radici, presidente di A.O.B. -. È importante che i pazienti residenti in zone lontane dalla città possano sentirsi presi in carico, al di là delle cure ospedaliere chiaramente necessarie, anche con servizi a supporto del percorso da affrontare. Nei momenti della malattia anche le piccole cose hanno un valore inestimabile. Grazie al prezioso impegno del nostro consigliere Giupponi che purtroppo ci ha appena lasciato abbiamo reclutato alcuni volontari in loco, che ringrazio, per avviare dapprima il servizio trasporto, ma con la prospettiva di dedicare poi queste risorse – e altre che mi auguro si faranno avanti – anche ad attività burocratiche o di presenza in corsia, per contribuire in maniera concreta ai bisogni dei malati oncologici”.

“Domenico Giupponi era una persona generosa, che sapeva coinvolgere e che credeva molto in quello che faceva – ha sottolineato Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Con lui ci eravamo sentiti in grande sintonia per mettere a punto questo progetto di trasporto dei malati oncologici che, grazie al suo impegno e alla sua determinazione, rimarrà a disposizione della comunità della Valle. L’attenzione del gruppo di volontari che ha saputo coinvolgere verso i malati oncologici e i loro caregivers permette ai nostri medici e infermieri di concentrarsi al meglio sull’attività di cura e di assistenza al Civile di San Giovanni Bianco. Con il prezioso supporto dei volontari di A.O.B. proseguiremo il percorso di valorizzazione del Civile sulla base delle reali esigenze dei pazienti della Val Brembana. Un cammino che, tra le numerose azioni già intraprese, ha visto l’aumento delle attività di degenza, di posti letto per i subacuti e da ultimo l’attivazione del nuovo Ospedale di Comunità”.

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