San Giovanni Bianco, è morto l’artista Angelo Bighi: l’autodidatta di talento

L'artista di San Giovanni Bianco, Angelo Bighi, 91 anni, è morto sabato 21 ottobre.
24 Ottobre 2023

L’artista di San Giovanni Bianco, Angelo Bighi, 91 anni, è morto sabato 21 ottobre. I funerali si svolgeranno oggi, martedì 24 ottobre, alle ore 15.00 presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco.

Sposato con Giacomina Sonzogni, padre di cinque figli (Mariella, Gian Luigi, Maria Antonietta, Roberto e Isabella) e nonno di quattro nipoti, Bighi ha lavorato per trentacinque anni come operaio alla Cartiera, sulle orme del padre e del fratello maggiore Mario.

Pare che l’arte fosse presente nel suo dna sin da bambino, ma ha cominciato a dipingere con costanza nel 1973. Per quattro anni è stata una passione racchiusa tra le pareti di casa, nata dopo vari incontri con un altro artista locale: Francesco Bonzi, detto Cechì, classe 1914, che abitava sempre nella contrada Molini, a pochi passi da casa sua. Da Bonzi ha respirato quel profumo di arte che l’ha convinto a dipingere, successivamente – da autodidatta – ha scoperto e raffinato uno stile proprio. Nel 1977 la decisione, su insistenza di alcuni parenti e amici, di allestire un’esposizione personale. Così le stanze di un edificio privato, vicino alla stazione del paese, hanno accolto per la prima volta decine di opere firmate Bighi.

Alla prima mostra, sono seguite altre esposizioni personali a cadenza annuale. La prima esposizione fuori casa risale al 1980, a Santa Brigida, con Antonio Donati di Olmo al Brembo. Durante l’inverno, tra i turni lavorativi, Bighi realizzava numerose opere e l’estate dedicava le proprie ferie per allestire le mostre. Numerose le esposizioni a Roncobello, Piazzatorre, Lenna, Dossena, Oltre il Colle, Taleggio, Vedeseta (con Giuseppina Milesi di Fuipiano di San Giovanni Bianco) e Berbenno. Ha partecipato, inoltre, a una decina di mostre collettive, soprattutto a San Giovanni Bianco. L’ultima personale risale al 2006, nelle sale del Palazzo Boselli, sempre in paese.

Ogni opera porta sul retro anno, soggetto dipinto, luogo, materiali e tecnica utilizzati. Inizialmente dipingeva esclusivamente con la tecnica a olio, poi si è formato con quella a spatola che dichiara essere la sua preferita. Alcuni quadri sono realizzati a tempera e ad acrilico. I temi maggiormente protagonisti delle sue opere sono il paesaggio, dipinto direttamente sul posto e poi affinato in laboratorio. Altri temi sono i fiori, gli animali, i volti soprattutto di anziani e composizioni di natura morta. Sono opere deliziose per forma, contenuto e colore, spesso accoppiate a delle simpatiche miniature. Le cornici dei vari dipinti sono realizzate manualmente da Bighi, che le assembla e colora in base al tema e alle sfumature dell’opera.

«Dovevo conciliare la mia passione con i turni al lavoro e la famiglia, quindi dipingevo quando avevo tempo – raccontava in una intervista raccolta dalla pronipote Eleonora Arizzi per i Quaderni Brembani – . Approfittavo soprattutto del primo turno per dipingere durante il pomeriggio direttamente sul posto. Anche le ferie a luglio e agosto, durante le pause di chiusura di un’esposizione, erano i tempi più indicati».

Senza titolo 3 - La Voce delle Valli

Fonte: Quaderni Brembani

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