Il progetto di restauro dell’Oratorio della Santissima Trinità, situato all’interno della storica Chiesetta della Torre nella frazione Piazzacava a San Pellegrino Terme, ha ricevuto un importante riconoscimento: è stato selezionato e pubblicato nell’annuario dell’edizione 2023 del Premio Architetto Italiano e Giovane Talento dell’Architettura.
Questo prestigioso premio celebra l’eccellenza nell’architettura italiana, offrendo visibilità a progetti che uniscono innovazione, sostenibilità e rispetto per la tradizione.
“In un antico documento viene fissata la data di costruzione dell’Oratorio della Santissima Trinità della Torre al 1581. Sorge in quello che oggi rimane uno degli ultimi pascoli della cittadina di San Pellegrino Terme – spiega l’architetto sanpellegrinese Andrea Milesi –I lavori di restauro hanno portato alla luce una semplice decorazione interna: il pavimento in cotto dell’aula ed il pavimento in pietra viva della sacrestia. Gli elementi aggiunti sono realizzati in continuità con l’antico, evitando la mimesi. All’esterno il sagrato viene messo a sistema con l’ingresso alla corte e con il lavatoio. I gradini in marmo dell’altare dismesso vengono utilizzati nella composizione delle pavimentazioni esterne assumendo nuovi significati e utilizzi”.
La selezione per il Premio Architetto Italiano è un motivo di orgoglio non solo per la comunità di San Pellegrino Terme, ma anche per l’intera regione, testimonianza dell’alto valore culturale e architettonico dei patrimoni storici italiani.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio architettonico, affinché anche le future generazioni possano apprezzarlo e goderne. Il restauro dell’Oratorio della Santissima Trinità rappresenta così un modello di intervento attento e consapevole, unendo il passato al presente in un’armonia che celebra la cultura italiana.
LEGGI ANCHE
Camini e comignoli, un concorso fotografico e di disegno per valorizzare l’architettura domestica
A San Pellegrino c’è un po’ di Polonia: è Bogumil, architetto dall’est innamorato della valle
Oltre 20 anni in Comunità Montana Valle Imagna, l’architetto Enzo Rodeschini in pensione