I dubbi sul futuro delle scuole dell'alta Valle potrebbero essere confermati? Le ultime indiscrezioni sulla possibile chiusura delle scuole dell'infanzia ed elementari sembrerebbero essere in linea con le voci che già iniziavano a farsi insistenti ad ottobre. Secondo le ultime voci – quindi ancora niente di ufficiale – a chiudere definitivamente i propri battenti potrebbero essere la scuola primaria di Roncobello e la scuola dell'infanzia parrocchiale di Piazza Brembana, a favore dell'istituzione del polo scolastico 0-6 anni che dovrebbe sorgere a Lenna. Resisterebbe, invece, la scuola primaria di Santa Brigida.
Per Roncobello pare che quello in corso sarà l'ultimo anno di attività: i bambini che attualmente frequentano la scuola, dovranno quindi trasferirsi alle elementari più vicine, ovvero quelle di Piazza Brembana, che già accolgono gli studenti di Piazza, Valnegra e Moio de' Calvi. Quello di Roncobello non sarebbe però un fulmine a ciel sereno. Già agli inizi del 2019, l'allora sindaco Andrea Milesi aveva sottolineato la mancanza fisiologica di nuovi iscritti, che avrebbe potuto far crollare definitivamente il numero dell'unica pluriclasse presente a soli 8 o 9 studenti, scontrandosi di conseguenza con la legge italiana che ne prevede minimo 10 a classe.
Per la scuola dell'infanzia parrocchiale di Piazza Brembana parrebbe invece essere confermata la chiusura per l'anno scolastico 2021/2022. Gli elevati costi di gestione della struttura, unito al calo delle nascite, non permetterebbero infatti di proseguire con l'apertura. Per contrastare il calo, dovrebbe prendere il via il polo scolastico 0-6 anni a Lenna. Qui verrebbero accolti, oltre ai bimbi dell'infanzia del paese, anche quelli provenienti dai Comuni vicini, ovvero le scuole dell'infanzia di Valnegra e Piazza Brembana, mentre gli alunni delle primarie di Lenna si trasferirebbero a Piazza. Sembrerebbe ovvia quindi anche la chiusura ed il trasferimento dell'asilo di Valnegra e del nido comunale, gestito dalla Cooperativa In Cammino, proprio a favore del nuovo polo.
Diversa la situazione in Valle Averara, dove la scuola primaria di Santa Brigida – che accoglie anche gli alunni di Cusio – resisterebbe grazie al trend di nascite positivo che permetterebbe al paese di “scamparla” grazie alla presenza di un buon numero di bambini. La novità starebbe nell'adozione del tempo pieno scolastico: una scelta che potrebbe essere presa in considerazione anche dalla vicina Olmo al Brembo. Si accoda alla “resistenza” anche la scuola dell'infanzia di Piazzatorre, privata ed istituita nel 1922 grazie ad un lascito, che continuerà la sua attività nonostante il basso numero di bimbi che la frequentano.
Se la scuola primaria di Olmo al Brembo per ora non corre rischi, non si può dire lo stesso della sua scuola secondaria, che potrebbe invece trovarsi a fronteggiare l'eventualità della “pluriclasse” insieme all'altro plesso di Branzi. Non è escluso, quindi, che in futuro possa essere necessario accorpare le tre scuole in una sede unica, forse a Valnegra dove attualmente si trovano sia l'ufficio del Dirigente Scolastico che la Segreteria. La “bomba” dello spopolamento non può dirsi disinnescata, ma l'istituzione del nuovo polo a Lenna e la resistenza di alcune scuole potrebbero essere una soluzione ai disagi dell'alta Valle Brembana.