Con il calo demografico che sta colpendo tutta Italia, e colpisce particolarmente duro nelle valli (più soggette al fenomeno dello spopolamento, in particolar modo in alta valle), arrivano impietosi i dati delle iscrizioni al prossimo anno scolastico 2023-24, con paesi addirittura a zero iscritti al primo anno.
Nel dettaglio delle nostre valli – dati del Provveditorato alla mano – vediamo che due plessi di scuola elementare hanno registrato zero iscritti al primo anno scolastico per il 2023/24: Strozza, che fa parte dell’Istituto Comprensivo di Almenno San Salvatore e Corna Imagna, parte dell’Istituto Comprensivo di Sant’Omobono Terme.
Andando ad analizzare i dati delle elementari nel loro complesso, vediamo che all’IC di Almenno San Salvatore ci sono 55 iscritti distribuiti su 4 plessi (Almenno, Capizzone, Roncola, Strozza); 70 iscritti all’IC di Val Brembilla spalmati su 4 plessi (Brembilla, Sedrina, Laxolo, Ubiale-Clanezzo); 59 iscritti all’IC di Sant’Omobono Terme con 7 sedi (Berbenno, Corna Imagna, Locatello, Mazzoleni, Ponte Giurino, Rota d’Imagna, Selino Basso); 31 iscritti all’IC di Valnegra con 4 plessi (Branzi, Olmo al Brembo, Piazza Brembana, Santa Brigida); 71 iscritti all’IC di Valle Serina-San Pellegrino Terme con 6 plessi (Costa Serina, Dossena, Oltre il Colle, Santa Croce, San Pellegrino, Serina).
Spostando il focus sulle scuole medie, sono 61 gli iscritti alla scuola secondaria di primo grado di Almenno San Salvatore; 53 alle medie di Val Brembilla, che ha due plessi (Brembilla, Sedrina); 92 all’IC di Sant’Omobono Terme con due plessi (Berbenno e Sant’Omobono); 35 a Valnegra con due plessi (Valnegra, Branzi, Olmo al Brembo); 89 all’IC Valle Serina – San Pellegrino con tre plessi (Costa Serina, San Pellegrino Terme, Serina).
Per provare ad arginare questo fenomeno, ad esempio, nel 2019 i Comuni di Corna Imagna e Locatello insieme all’Istituto Comprensivo avevano proposto di unificare le due elementari (e le due scuole dell’infanzia), ma non tutte le famiglie accolsero l’idea.
Tuttavia “un pensiero sul futuro bisogno farlo – ha spiegato a L’Eco di Bergamo la dirigente dell’IC di Sant’Omobono Terme, Marzia Arrigoni -. Tra i due plessi infatti si avrebbero una sessantina di alunni e si potrebbero fare le classi, mentre così come ora restano necessarie le pluriclassi. E non è una situazione ideale per i bambini. Mentre per le medie per ora siamo a posto (sempre attorno ai 100 all’anno sono gli alunni). Per ora, però. Perché il problema ci sarà tra 4-5 anni se non si fa qualcosa. Prima calano infatti i numeri delle elementari e poi di conseguenza quelli delle medie”.