Mancano infermieri e così alla Casa di Riposo “Don Stefano Palla” di Piazza Brembana, da circa un anno, prestano servizio sei infermiere e OSS indiane, che provengono dal Kèrala, nel Sud del Paese. Rappresentano un terzo della forza lavoro infermieristica della struttura, che ha 85 ospiti.
“Abbiamo cercato infermieri in Italia, ma senza successo – ha dichiarato a L’ Eco di Bergamo il presidente Michele Iagulli –. È stato proposto anche un corso di formazione per l’assistenza, ma non si è presentato nessuno. Ormai da noi non si trova più nessuno e questo sarà un problema sempre più importante nei prossimi anni”.
Le sei professioniste indiane (due sono infermiere, le altre quattro OSS) sono arrivate tramite la cooperativa “Stoim” di Agrate (Monza Brianza), assunte, in periodi diversi, tramite l’agenzia milanese Job Just on Business” dal maggio del 2023.
Le sei professioniste vivono e lavorano a Piazza Brembana, ma la loro famiglia è rimasta in India. Il sogno è di portare anche il resto della famiglia in Valle Brembana.
Il diploma ha una validità fino al 2025 – fanno sapere dalla “Stoim” – ma dovrebbe poi diventare definitivo. Le professioniste sanitarie arrivano da un’area dell’India dove la sanità è evoluta e “hanno sempre dimostrato grande professionalità” spiega Andrea Minetti, capo area della Cooperativa Stoim.
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Il problema è che assumete le indiane con stipendio da indiane e la cosa vi va di lusso. Un infermiere italiano purtroppo pretende uno stipendio che non rasenti la soglia della povertà e avere persone che non danno questi problemi fa molto comodo. Questo circolo che state creando sta uccidendo l Italia. Tra cinque anni il trenta per cento delle persone sarà italiano e avrete realizzato il vostro sogno….. cioè Sottopagare i vostri lavoratori….Ah e non dimenticate i sudamericani e i nord africani