Sopra l’alta Val Brembana ascoltando i campanari: visite guidate a quattro campanili

Fine settimana ghiotto di appuntamenti per gli appassionati del suono delle campane con le visite guidate a quattro campanili dell’area compresa tra l’Alta Valle Brembana e le zone limitrofe a Bergamo.
26 Giugno 2024

Sabato 29 e domenica 30 giugno 2024. Fine settimana ghiotto di appuntamenti per gli appassionati del suono delle campane con le visite guidate a quattro campanili dell’area compresa tra l’Alta Valle Brembana e le zone limitrofe a Bergamo. Torri campanarie coinvolte: Valleve, San Pietro d’Orzio (San Giovanni Bianco), Roncobello e Sorisole.

Le visite guidate ai campanili si confermano come un momento estremamente interessante per conoscere la realtà criptica dei campanili stessi, luogo di divulgazione del suono ma luogo in cui chi produce il suono resta nascosto rispetto agli ascoltatori. Un ruolo, quello del campanaro, che nei secoli è stato secondario rispetto alla dimensione visibile della vita pubblica e che tuttavia ha sempre trasmesso, nel tempo e nello spazio, i segnali che marcano l’evolversi della storia delle nostre comunità.

Ecco in sequenza i quattro appuntamenti per il fine settimana. Sabato 29 giugno 2024, a Valleve, presso la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, dalle ore 15:00 alle ore 16:00, visite guidate in occasione della solennità di San Pietro, del Settantesimo delle campane e del restauro delle scale che portano la cella campanaria.

Dopo l’appuntamento del primo pomeriggio in Alta Valle Brembana, ci si sposta nella vallata di San Giovanni Bianco e si sale alla frazione di San Pietro d’Orzio, con un altro concerto di cinque campane che ha compiuto lo scorso anno 2023 i 70 anni dalla fusione. Dalle ore 18:00 alle ore 19:30, visite guidate al campanile in occasione della Solennità di San Pietro. Per entrambi gli appuntamenti si possono avere informazioni contattando il seguente numero: Giacomo 347.7083360.

Scendendo la Valle Brembana e arrivando a Sorisole, posta tra Villa d’Almè e Bergamo, presso la Chiesa Prepositurale di San Pietro, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, visite al campanile con suono manuale d’allegrezza in occasione della Solennità Patronale di San Pietro. Per Informazioni: Stefano 339/54.58.433

Domenica 30, a Roncobello, presso la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, dalle ore 15:00 alle ore 16:00, visite guidate al campanile con suono manuale d’allegrezza in occasione della Solennità Patronale di San Pietro e Paolo e del Settantesimo di fusione delle campane. Per Informazioni: Giacomo 347/70.83.360

Sia Roncobello che Sorisole riportano il ricordo di campanari storici che hanno segnato la tradizione locale. A Roncobello ricordiamo il maestro Ceroni, proveniente dalla Valle Serina, che insegnò a suonare ai giovani del secondo dopoguerra. All’esperienza di Ceroni ha fatto seguito quello della Scuola Campanaria di Roncobello, i cui ex allievi e appassionati locali proseguono con il suono a distesa in occasione delle maggiori solennità dell’anno. Sorisole deve i tesori del suo patrimonio campanario agli apporti di Clemente Stecchetti, Francesco Agazzi e Alberto Cicognani, con un repertorio di allegrezza di grande interesse che cuce canti popolari, musica da banda e pezzi ballabili.

La salita al campanile si configura – senza smette di affascinare – come punto di arrivo a un luogo d’osservazione inaspettato dove si vedono i bronzi da vicino, si giunge a conoscere il meccanismo antico e sempre valido del suono manuale d’allegrezza e s’impara a vedere il mondo da un’altra prospettiva, quella dei campanari, soggetti originali e custodi del tempo del popolo. Per informazioni sull’organizzazione delle visite guidate da parte della Federazione Campanari Bergamaschi, contattare indirizzo info@campanaribergamaschi.net

UN PO’ DI STORIA

Quest’anno Valleve e Roncobello ricordano i 70 anni dalla fusione dei loro concerti di campane dopo la spoliazione bellica avvenuta a seguito del decreto di Mussolini nel 1942 in piena Seconda Guerra Mondiale (link), quando il governo si era accorto che non c’era più metallo per fabbricare armi, procedendo così alla rimozione forzata di bronzi dietro l’impegno di restituzione della quantità di metallo, a guerra finita, corrispondente al peso delle campane asportate da ogni chiesa parrocchiale. Un momento della nostra storia in cui Bergamo cedette gran parte del proprio patrimonio settecentesco e ottocentesco, perdendo molti concerti preziosi o vedendoli in parte reintegrati da fusione post-bellica di carattere semi-industriale.

Non tutti i centri della bergamasca riuscirono a far integrare o rifondere immediatamente i propri concerti. La guerra aveva lasciato molta povertà e il reintegro delle campane fu opera sì determinata, ma lenta a causa dell’elevato costo della lavorazione. Possiamo dire che, tra il 1946 e il 1954, la pressoché totalità delle parrocchie vide reintegrati i propri concerti. Furono nove anni di lavoro intenso da parte delle fonderie con risultati diseguali: belle fusioni ed integrazioni contro mediocri se non pessimi lavori, più animati dal desiderio di reintegrare ciò che si era perso piuttosto che guardare alla qualità del prodotto finito. Ma anche questo era figlio di un’epoca che voleva dare una svolta definitiva e dimenticare la miseria della guerra. Le fusioni successive a tale epoca sono ampliamenti o lavorazioni di notevole e rilievo, che restano ancora oggi testimonianza storica dello spirito del popolo.

Ogni concerto ha una storia a sé ed esprime la vita della comunità che lo custodisce. In tale contesto merita un approfondimento a sé stante l’evoluzione storica delle campane di Roncobello. Durante la guerra vennero rimosse due campane maggiori e alla fine del conflitto si optò per una rifusione integrale. Tuttavia, caso davvero originale, la settima campana, vale a dire la seconda delle grosse, venne fusa come calco della campana originale installata nel 1928 sul campanile della parrocchiale. Solo dopo 14 anni dall’installazione del nuovo concerto, Roncobello perse le due campane maggiori. Sulla seconda campana maggiore erano riportati i caduti della Prima Guerra mondiale, ricordo unico tra le campane presenti in diocesi. Tale testimonianza è ancora visibile oggi con i nomi dei caduti appartenenti alla comunità roncobellese. Il tutto, vent’anni fa, venne pubblicato in un volume sulla storia delle campane di Roncobello e della Scuola Campanaria di Roncobello, materiale del nostro archivio digitale cui potete accedere cliccando sul seguente link. Ogni parrocchia ha una storia peculiare da raccontare, come quella che riportiamo da Valleve.

Video visite guidate al campanile della Chiesa Prepositurale di Sorisole.

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