Stefano Arsuffi è il giovane artista di gin e vodka: il suo London Dry è il migliore in Italia

La Distilleria Orobica Autonoma di Bracca è la prima a produrre gin e vodka in provincia di Bergamo e ora arrivano importanti riconoscimenti: al World Drink Award il London Dry Gin e la vodka sono stati nominati i migliori in Italia.
24 Ottobre 2024

Tante medaglie, un ottimo feedback e un panettone speciale in arrivo per Natale. Stefano Arsuffi, classe 1989 di Zogno, titolare della Distilleria Orobica Autonoma DOA di Bracca, la prima in provincia di Bergamo a produrre gin e vodka, può brindare al percorso della propria attività nell’ultimo biennio (è stata aperta nell’estate 2022).

“Sta andando bene, sono contento. Adesso stiamo cercando di ampliarci, anche qua lo spazio sta diventando in po’ strettino. Quest’anno abbiamo lanciato due nuovi prodotti con un buon riscontro. A livello di riconoscimenti abbiamo vinto diciotto medaglie e non posso lamentarmi”.

“L’ultimissimo prodotto è in edizione limitata perché, qua da noi, il ginepro non è moltissimo: si chiama Orobic Juniper, per collegarlo agli altri orobici, è un gin a una doppia distillazione con solo ginepro raccolto nelle tre valli Imagna, Brembana e Seriana, raccolto a mano. Abbiamo novità in arrivo a Natale, con una ricetta simile a quella dello scorso anno, sarà ancora sulla stessa linea”.

Il successo non ha segreti, solo tanto lavoro. “La scelta delle botaniche è fondamentale, ma vale per tutti gli alimentari, come fosse pane o gelato: se lo fai con gli aromi o con i limoni veri, è ovvio che cambia. L’Orobic contiene ingredienti che vanno in base alla periodicità della pianta, mi sono accorto che alcune botaniche in alcuni momenti dell’anno hanno poco sapore. In alcune stagionalità, il pino mugo non ha lo stesso aroma. Ho dovuto buttare dei lotti, ma è tutta esperienza, ora so quando ottenere la balsamicità giusta e produco tanti lotti per poi tenerli in magazzino, perché so che il risultato è all’altezza. Ci sono stati anche visitatori, sabato scorso ho avuto una trentina di persone. C’è stato un bel viavai, poi con Natale mi porta l’apice dell’anno”.

Stefano è un vulcano di idee. “Sto collaborando con altre aziende, sempre del territorio: stiamo per lanciare il panettone al gin, in collaborazione con La Marianna, poi avremo una box di Natale in collaborazione con un’altra azienda che produce cavatappi, Dandytoniche, di Bagnatic.  Lanceremo questa scatola con un nostro bicchiere, dosatore e cavatappi”.

I progetti non mancano di certo, le soddisfazioni nemmeno. “Quest’anno c’è stato il World Drink Award, il mio London Dry Gin e la vodka sono stati nominati i migliori in Italia. Quando ho iniziato a partecipare ai concorsi, anche se vincevo un bronzo ero felicissimo: conosco quasi tutti i produttori in Italia e, spesso, non vincono, io ne ho vinto almeno una a tutti i concorsi, ora punto in alto, sono a ventidue medaglie da quando ho aperto, tutte a livello internazionale. Se devo trovare un momento particolare –  aggiunge – a San Francisco hanno selezionato la vodka tra i migliori 100 alcolici di tutto il concorso e ce n’erano davvero tanti. Per essere in attività da due anni, sono belle soddisfazioni”.

london dry - La Voce delle Valli
London Dry Gin, nominato il migliore in Italia al World Drink Award

Stefano ha anche notato un cambiamento nella percezione del pubblico. “La cultura dei distillati è decisamente cambiata in due anni, ora la gente è molto più attenta a cosa beve e se n’intende. Non parliamo di sommelier, ma capiscono se un prodotto è valido o meno, me ne sono reso conto quando agli eventi ci sono tante persone. Aldilà dell’alambicco, conta molto la materia, io uso l’alcool di più alta qualità in commercio, solo botaniche reali e naturali: tanti gin usano aromi artificiali ma te ne accorgi, io lo sento subito e, a livello di gusto, è un’altra cosa”.

La ricerca ad alti livelli premia e incontra i gusti di chi beve. “Ora le persone fanno attenzione, apprezzano anche una vodka liscia se fatta bene, pur non essendo un alcolico in voga. La percezione è diversa, la fascia dei miei clienti va dai 35 in su, il gin per un diciottenne magari è difficile o troppo caro, giustamente un ragazzo va su altro”. Il lavoro influisce anche sulla percezione dei prodotti: “La fascia sui quarant’anni non apprezzava molto il gin, c’erano in commercio prodotti scadenti e hanno un ricordo che non è positivo. Ora, invece, sono più appassionati e hanno una trentina di bottiglie in casa, sono molto sul pezzo rispetto a ciò che ordinano”.

Per chiunque fosse interessato, può contattare Stefano Arsuffi al numero 347.9333750 o scrivere a info@distilleriaorobica.com. Trovate la Distilleria Orobica Autonoma DOA in via Fontanì 2 a Bracca: si riceve solo su appuntamento da lunedì a venerdì 13.00 – 18.00 e sabato 9.00 – 13.00. A questo link il sito ufficiale, dove è possibile acquistare le bottiglie anche online. Trovate la distilleria anche su Facebook e Instagram

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