Tamponi e quarantene: come funziona e quali sono le nuove regole regionali

Dopo il "boom" tamponi, Regione Lombardia ha stilato delle nuove indicazioni da seguire. Oggi il Consiglio dei Ministri si riunisce per nuove regole su lavoro, tamponi e quarantena: in discussione l'obbligo di "super" green pass anche al lavoro e quarantena ridotta o azzerata per chi ha la terza dose.
29 Dicembre 2021

In tutta la Lombardia, Bergamo compresa, si è registrato negli ultimi giorni un boom di tamponi, con code chilometriche al di fuori dei centri predisposti. Per questo motivo Regione Lombardia ha deciso di snellire le procedure mettendo a punto una serie di indicazioni per rafforzare l’offerta e garantire la possibilità di eseguire i tamponi quando è necessario. Nel frattempo oggi ci sarà un nuovo confronto in Consiglio dei Ministri per aumentare le misure e modificare le regole per lavoro, quarantena e positivi.

Casi sintomatici: basta un solo tampone

La novità principale è questa. Per i casi sintomatici, il tampone antigenico (quello conosciuto comunemente come “rapido”) positivo non richiede più la conferma di un tampone molecolare e basterà a far scattare la quarantena. Si eviterà così la situazione di “doppio tampone” che era prevista fino a pochi giorni fa.

Priorità, a chi spetta il tampone?

La nota indica anche una casistica di priorità. Il sistema di testing del Servizio Sanitario Regionale dovrà dare la precedenza ai pazienti sintomatici con richiesta da parte del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta nel caso si tratti di bambini. Il tampone avverrà tramite prenotazione informatica ad ATS (effettuata direttamente dal medico) oppure tramite ricetta presentandosi direttamente. La ricetta o relativa documentazione è obbligatoria per poter usufruire dei tamponi a carico del Servizio Sanitario Regionale. I casi sintomatici verranno indirizzati presso i punti tampone predisposti dalle Asst o dai privati accreditati, nei punti massivi oppure presso i medici di base che vi aderiscono.

Per tutti gli altri test, le indicazioni riportate da Regione sono:

  • Test di guarigione (e fine isolamento dei positivi): punti tampone massivi, delle Asst e dei privati accreditati
  • Test di fine quarantena dei contatti stretti e per la “sorveglianza scuole”: solo farmacie
  • Rientri dall’estero: punti tampone delle Asst e farmacie

Sono positivo o un contatto stretto: cosa devo fare?

Anche ATS Bergamo ricorda le indicazioni nel caso di positività o contatto con un positivo. Informazioni più esaustive sono riportate nella pagina ufficiale: clicca qui.

Il “caso positivo” è il soggetto che ha effettuato un tampone risultato positivo.

  • È sempre contagioso, deve isolarsi per 10 giorni
  • È in isolamento per almeno 10 giorni, attestato da un provvedimento di isolamento di ATS BG
  • Riceve un sms, con il link da cui:
    – Scaricare il provvedimento di isolamento
    – Indicare i contatti
    – Prenotare il tampone di fine isolamento
  • È segnalato in Prefettura e al Sindaco
  • Se il tampone di controllo risulta NEGATIVO, non prima delle 72h successive, un operatore ATS provvederà a chiudere il provvedimento di isolamento e ad inviare il codice per il green pass
  • In caso di mancata prenotazione del tampone da parte del soggetto Covid positivo, un call center prenoterà esclusivamente il tampone.

Il “contatto stretto” è una persona che è venuta in contatto con un caso positivo.

  • È in isolamento fiduciario (quarantena):
    – Per 7 giorni se vaccinato
    – Per 10 giorni se non vaccinato
  • Deve eseguire un tampone di fine quarantena gratuito, inviando una mail a sms.covid@ats-bg.it oppure chiedendo la prenotazione al proprio medico curante o eseguendolo a pagamento nei centri dove lo effettuano. In alternativa, senza esecuzione di tampone di controllo, la quarantena ha durata di 14 giorni.

Lavoro, tamponi e quarantena: al vaglio del Governo le nuove misure

Nella giornata di oggi il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere le nuove regole. Tema caldo la possibilità di introdurre il green pass “rafforzato” (che si ottiene, cioè, soltanto con vaccino o guarigione) anche per entrare al lavoro. Altre ipotesi in discussione riguardano quarantena e positivi. Le Regioni, infatti, chiedono che tutti i contatti non vaccinati continuino a fare la quarantena, mentre per i contatti vaccinati con terza dose (o con seconda da meno di quattro mesi) si chiede di ridurre o azzerare la quarantena, rivolgendosi al medico in caso di comparsa dei sintomi. Sempre stando a quanto richiesto dalle Regioni, un positivo può uscire dalla quarantena dopo dieci giorni dal contagio senza ripetere il tampone se da tre giorni non presenta sintomi. Infine, si parlerà della possibilità di calmierare i prezzi per le mascherine FFP2, diventate obbligatorie sui mezzi di trasporto locali.

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