Pareggio di prestigio ma poco utile, quello che l’Atalanta matura a Barcellona contro i catalani nell’ultima giornata della fase-campionato della Champions League. Un 2 a 2 in doppia rimonta – firmato Ederson e Pasalic – che dimostra il cuore degli orobici, nonostante l’assenza pesante di Lookman, fermato da un problema al ginocchio che dovrebbe tenerlo fuori tre settimane.
In attacco giocano allora Retegui e De Ketelaere con Pasalic appena dietro, per il resto formazione-tipo in cui si segnala Djimsiti spostato a destra per completare il pacchetto difensivo con Hien e Kolasinac. Anche i blaugrana schierano i titolari, non c’è Casado in mediana, rimpiazzato da De Jong accanto a Pedri. La formidabile batteria Raphinha-Gavi-Yamal supporta Lewandowski.
La partita comincia come ci si aspettava, con la difesa del Barcellona altissima e un pressing forte da parte di entrambe le squadre. Non è un caso che la maggior parte delle occasioni sia concentrata nei primi dieci minuti: inizia Zappacosta mettendo un cross pericoloso da destra, Baldé anticipa De Ketelaere e Szczesny deve respingere la palla deviata dal proprio difensore. Un minuto dopo ci prova Yamal, classica giocata a rientrare sul mancino, palla a giro che esce di poco. Risponde l’Atalanta, lancio lungo per Retegui che da posizione defilata conta bene i passi e calcia bene sul secondo, si allunga Szczesny. I ritmi si abbassano, i catalani fanno più possesso e girano la sfera nella propria metacampo, ben marcati dai bergamaschi. Un gol arriva, in verità, quando Zappacosta segna dopo un flipper tra De Ketelaere e Garcia, ma il 77 si trovava in fuorigioco.
Uno zero a zero inaspettato, che infatti non è destinato a durare. Al 47’ la sblocca il Barcellona: grande palla di prima di Lewandoski in verticale per Raphinha che mette subito in mezzo, Yamal anticipa Carnesecchi in uscita e mette in porta. Lo stesso spagnolo si vede poi negare il due a zero da un ottimo intervento dell’estremo difensore orobico, ma l’Atalanta cresce e trova il pareggio. Cross dalla destra di Bellanova, palla che arriva all’altra parte a Zappacosta che scarica su Ederson. Il brasiliano trova un fantastico destro-sinistro-destro per saltare il proprio marcatore e scaricare un fulmine dal limite che si infila in rete. Pareggio ristabilito e Dea in crescita, ma una distrazione in difesa le costa caro.
Al minuto 73 ripassano i catalani, corner dalla destra di Raphinha, Araujo è libero di colpire di testa sul secondo palo e senza nemmeno saltare riporta in vantaggio i suoi. Gli ingressi di Cuadrado e Zaniolo danno ulteriore energia agli orobici, bravi a non uscire dalla partita e a riprenderla a 11 dalla fine. Merito di un lancio ottimo di De Roon, che dai 25 metri pesca l’inserimento di Pasalic in area: il croato controlla, Koundé gliela tocca, ma il numero 8 è il più lesto e con la punta del piede batte Szczesny in uscita. Il finale è sofferenza, soprattutto perché Scalvini si fa male alla spalla al 90’ e l’Atalanta ha terminato i cambi, finendo così la partita in dieci uomini.
Un 2 a 2 meritato, considerando la caratura dell’avversario: purtroppo, il pareggio non basta per il passaggio diretto agli ottavi. I playoff si giocheranno contro una tra Sporting Lisbona e Bruges, ma più importante dell’avversario sarà il carattere, che i bergamaschi dovranno dimostrare di avere esattamente come fatto in Catalonia. Dispiace arrivare ad un momento tanto importante con l’assenza di Lookman e una difesa ormai decimata, ma il mercato non è chiuso. Come non è chiuso il campionato, pronto a vedere l’Atalanta impegnata in casa contro il Torino, sabato 1 febbraio alle 18: nemmeno il tempo di tirare il fiato, dunque, in attesa di risentire l’inno della Champions League.