Dopo l’incontro con l’atleta paralimpico Oney Tapia, prosegue il progetto educativo-didattico che coinvolge le classi quinte della scuola primaria di Almenno San Salvatore, dal titolo “Meravigliosamente Diversi”. Un progetto importante volto a sensibilizzare i più giovani sul tema della disabilità e dell’inclusione, con particolare riferimento al mondo dello sport.
Questa volta gli alunni hanno avuto l’occasione di conoscere e “toccare con mano” il mondo della disabilità grazie all’intervento in classe di Claudio Filippazzi (a sinistra in foto) e Denis Bonetti (a destra), due giovani sportivi di Almenno San Salvatore, membri dell’associazione S.B.S. di Bergamo, affetti da disabilità fisica in seguito ad un incidente in moto avvenuto parecchi anni fa.
Dopo un momento di accoglienza e di saluto, Filippazzi e Bonetti hanno raccontato la loro esperienza agli studenti soffermandosi soprattutto sulle difficoltà che hanno dovuto affrontare quando la loro vita ha subito una svolta inaspettata, nel passaggio dal vivere sempre in piedi a quello sempre in carrozzina.
Con un linguaggio semplice quanto incisivo, i due ospiti hanno saputo coinvolgere i giovani studenti, dimostrando loro, ancora una volta, come le disgrazie possano essere superate con forza di volontà e sacrificio, raggiungendo nuovi obiettivi talvolta impensabili. I due ragazzi, infatti, vivono una vita “normale”, dedicando il loro tempo libero a progetti sociali ed educativi, come quello di portare la loro testimonianza nelle scuole. Non solo, sono abili tennisti che sfidano grandi avversari, partecipando a tornei anche all’estero e affermandosi talvolta come vincitori.
I bambini, molto partecipi e con tante domande, hanno così riflettuto sul valore della vita e sull’importanza di affrontare eventuali sventure come qualcosa da cui trarre insegnamento. Insegnamento che si è concretizzato nel pomeriggio, quando i due giovani sportivi hanno spiegato come giocare a tennis restando seduti sulla carrozzina, rispettando le regole del gioco e i limiti della disabilità. In palestra, poi, ogni singolo alunno ha sperimentato l’attività del tennis in prima persona, seduto su una carrozzina, con la racchetta in mano.
Un’esperienza unica ed emozionante che ha reso felici alunni e docenti, ma soprattutto che ha ripagato Filippazzi e Bonetti dell’impegno profuso per questi ragazzi. “Tengo molto a questi incontri nelle scuole perché penso che sia importantissimo portare la mia testimonianza ai giovani. Credo che far comprendere a loro che una persona con disabilità possa avere una vita attiva, praticando quotidianamente dello sport, sia un messaggio molto importante e da diffondere” dice Claudio che, nonostante la sua disabilità, continua ancora ad andare in moto.
Anche per Denis “è sempre molto emozionante rapportarsi con i bambini delle scuole e poter dare risposte piene di speranza alle loro numerose domande. Le nuove generazioni devono crescere senza pregiudizi verso il mondo della disabilità e i nostri incontri con gli studenti sono una base solida per far sì che questo avvenga”. Come avvenuto per Tapia e come vuole il progetto, al termine dell’incontro gli alunni hanno assegnato ai due nuovi amici la medaglia di “vincitori nella vita”, riempiendoli di applausi e chiedendo loro autografi a ricordo della bellissima giornata vissuta insieme.