Partita il 6 gennaio dai Tre Faggi, a Fuipiano Imagna, si conclude il viaggio della grande Penna Alpina Pellegrina, simbolo di amicizia e pace, che giungerà il prossimo 21 settembre a Sangineto, piccolo Comune in provincia di Cosenza, Calabria, presso il Santuario di Sangineto dedicato ai Santi e Beati Alpini, unico al mondo.
Prima di giungere a Cosenza, la penna in legno ha compiuto un lungo viaggio attraverso Sezioni e Gruppi Alpini in tutta Italia e facendo anche tappa nei maggiori Santuari e Istituti di Assistenza ad ammalati e disabili (Sacro Monte a Varese, Cottolengo Torino, Santuario e Istituto Beato Carlo Gnocchi Milano, Colle Nava, Basilica di San Francesco d’Assisi…), passando anche per la Svizzera.
“La meta sarà raggiunta dopo un viaggio per la Penisola, passando da mano in mano, da gruppo a gruppo, onorata da chi l’ha avuta in custodia e partecipando a diverse manifestazioni – fanno sapere gli Alpini -. La Penna ha ricevuto in consegna diversi messaggi, raccolto testimonianze, affetto e rispetto nei confronti dei valori che la penna degli Alpini rappresenta.
La Penna non ha avuto nessun seguito di persone o Alpini e non ha quindi avuto costi di viaggio o costi di mantenimento – sottolineano gli organizzatori – . Il viaggio è stato reso possibile dalla Santa Provvidenza di cui gli Alpini hanno ricco il cuore. Il diario di viaggio che l’accompagnava, si è arricchito di foto, testimonianze e messaggi“.
Tra pochi giorni arriverà a Sangineto e verrà deposta a guardia delle reliquie dei Santi e Beati Alpini. La Cerimonia – di due giorni: sabato 21 e domenica 22 settembre – sarà solenne e vi parteciperanno tutti, autorità civili religiose e militari, gente comune alpini e non. “Sarà il coronamento di un’idea, di un viaggio, partito dai Tre Faggi per unire tutti in un grande abbraccio”.
L’obiettivo della penna è quello di trasmettere i valori dell’alpinità. La Penna “gigante” è stata realizzata dall’artigiano Luca Locatelli, iscritto al gruppo ANA di Rota Imagna, e donata agli “Amici Alpini dei Tre Faggi”, iscritti ai diversi gruppi della Valle Imagna che hanno eletto i “Tre Faggi”, come “casa comune” dell’intera Valle.