Come ogni anno, tornano le “Giornate FAI di Primavera”, un weekend dedicato al patrimonio culturale italiano e, nel nostro caso, anche brembano con il Mulino di Baresi. Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 marzo, infatti, l'associazione Maurizio Gervasoni Onlus ha organizzato delle visite guidate dello storico edifico dalle ore 10 alle 17.
Un weekend all'insegna della cultura alla scoperta delle bellezze del nostro territorio grazie all'apertura straordinaria di migliaia di siti in 430 località in Italia: questo è quello che il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, vuole promuovere con le sue Giornate FAI di Primavera. Una manifestazione, questa, che è giunta ormai alla sua 27esima edizione e che nel corso degli anni ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori provenienti da ogni dove. Anche nella nostra Valle Brembana si nasconde un piccolo tesoro culturale: è il seicentesco Mulino di Baresi, a Roncobello, che nel 2003 si è classificato come secondo bene più votato nel censimento “I Luoghi del Cuore”.
In occasione di queste due giornate, sabato 23 e domenica 24 marzo, l'associazione Maurizio Gervasoni Onlus – l'associazione del FAI che gestisce il Mulino – ha organizzato una serie di visite guidate, in programma dalle ore 10 alle ore 17, sia dell'antico Mulino che alla riscoperta della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Roncobello in un itinerario dal titolo “L'Arte ritrovata” alla scoperta dei quadri e delle statue lignee di Carlo Ceresa, pittore brembano vissuto nei Seicento.
Recentemente, il Mulino di Bresi si è visto coinvolto anche nell'ambito del “Progetto Alpe. L'Italia sopra i 1.000 metri”, una campagna dei FAI volta a sensibilizzare ed educare le generazioni presenti e future alla salvaguardia delle bellezze paesaggistiche dei nostri territori, attraverso la restaurazione e valorizzazione dei Beni nell'Italia ad alta quota.
(Fonte immagine in evidenza: fondoambiente.it)