Tra ricerca, memoria e cultura: presentati i 23° Quaderni Brembani, con il record di testi

Presso il Museo della Valle di Zogno presentazione dei 23° Quaderni Brembani. È stata quest’anno una raccolta molto nutrita, formata da quasi 70 contributi testuali - il numero più alto di sempre -, tra cui articoli di ricerca, testi di prosa e di poesia.
1 Dicembre 2024

In occasione dell’avvio del tesseramento per l’anno 2025, ieri, sabato 30 novembre, ha avuto luogo, presso il Museo della Valle di Zogno, la presentazione del 23esimo numero dei “Quaderni Brembani” a cura del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi”; è stata quest’anno una raccolta molto nutrita, formata da quasi 70 contributi testuali – il numero più alto di sempre -, tra cui articoli di ricerca, testi di prosa e di poesia. Questi ultimi risultano divisi per argomenti, che, insieme, tengono viva quella preziosa memoria culturale e artistica nella sua declinazione locale, che è importante continuare a coltivare.

A presentare l’edizione dell’anno 2025 dei “Quaderni Brembani”, erano presenti Tarcisio Bottani, Presidente del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” – associazione che quest’anno ha raggiunto i 22 anni dalla fondazione – e Arrigo Arrigoni, coordinatore con Bottani dell’edizione; erano presenti poi numerosissimi soci e interessati.

Arrigoni ha guidato la presentazione e la lettura accurata della struttura del volume, dei testi articolati per argomenti, nella loro varietà, tra contributi di ricerca, scritti di attualità e di memoria. Il volume vede come anteprima un contributo di Roberto Belotti, dal titolo “Vive in bella novità la saga dei Palma serinesi”, relativo al viaggio e alla recente felice acquisizione di un’opera, una “Crocifissione”, di Palma il Giovane, artista nato a Venezia ma con ascendenze serinesi. In apertura dei 23esimi “Quaderni Brembani” si trova invece uno scritto di Chiara Delfanti, “Testamento spirituale di Don Giulio Gabanelli”, Parroco di Zogno per trent’anni e per altri venti cappellano delle Suore Francescane di Clausura, un importante punto di riferimento per chi lo ha conosciuto.

In seguito a uno spazio dedicato all’arte in Valle Brembana, il testo si dispiega poi nella sezione “Tra guerra e Resistenza”, inaugurata con “Il soldato Gastone” di Gualtiero Testori, in cui si riflette sulla figura controversa di Gastone Nulli, comandante partigiano in Val Taleggio, mettendo in forse una serie di luoghi comuni inerenti alla biografia e alla carriera militare di questo personaggio. Interessante poi la storia, esplorata ed esposta da Gianpiero Crotti, di Pietro Geneletti – un italiano martire della Resistenza francese – e di Raymond Jabin – un francese martire della Resistenza italiana. Fanno parte di questa sezione anche la storia – raccontata nell’articolo di Ermanno Arrigoni – del partigiano Dami (don Antonio Milesi) a 80 anni dall’assalto alla Villa Masnada, e del legame di questa figura con le vicende dei tre fratelli Locatelli e di Tilly Caumont.

La sezione “Ricerca” si apre invece con un contributo di Denis Pianetti relativo all’importante convegno dedicato alla letteratura contemporanea avvenuto a San Pellegrino Terme tra il 16 e il 19 luglio 1954, che è stato dialogo tra scrittori affermati e scrittori esordienti, nel tentativo di ricucire quella crisi culturale che caratterizzava l’Italia del dopoguerra, sancendo la modernizzazione della lirica italiana. Tra gli autori e le autrici presenti vi erano anche Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Drusilla Tanzi, Italo Calvino, Maria Bellonci, Alberto Moravia e Goffredo Parise.

Nella sezione Ricerca/Attualità/Memoria, si possono poi citare, ad esempio, il contributo di GianMario Arizzi inerente alla Manifattura della Valle Brembana, o ancora l’articolo di Michela Lazzarini sulla storia di Don Santiago Lazzarini, emigrante di Mezzoldo tra i primi abitanti di Cayastacito, in Argentina. Interessante, inoltre, lo scritto di Gianni Molinari che spiega, nel contesto di inizio Novecento – nel pieno clima della Belle Époque -, il particolare uso della crema di latte di capra come cura di bellezza per la pelle, che prende il nome di “Cura Lattea”.

quaderni brembani 23 1 - La Voce delle Valli

Dopo la sezione “Riflessione”, vi è poi un importante spazio dedicato alla memoria dei soci scomparsi: il socio fondatore del Centro Storico Giuseppe Pisoni, Gervasio Curnis e Giovanni Alberto Bianchi; al loro ricordo si aggiunge anche quello della socia scomparsa Mariangela Gozzi.

Seguono la sezione di poesia, quella relativa al Concorso di fotografia Marco Fusco, il concorso borse di studio per tesi di laurea sulla Valle Brembana alla memoria di Cristian Bonaldi, poi le poesie della quattordicesima edizione del Sanpellegrino Festival Nazionale di Poesia per e dei bambini e, infine, lo “Scaffale Brembano” che raccoglie brevi recensioni di libri dedicati alla Valle, alcuni dei quali direttamente promossi dal Centro Storico. Bottani ha, inoltre, segnalato l’attuale lavoro relativo a un libro, scritto a più mani, che si interroga su come fosse la vita in Valle Brembana durante il ventennio fascista. Infine, a conclusione dell’incontro – spazio vivo e fiorente di cultura e memoria -, Sergio Fezzoli ha recitato una sua poesia dal titolo “Ol sùl al me paìs”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross