Un uomo di 65 anni, residente in Val Brembilla ed ex dipendente di una ditta di gestione rifiuti, è stato denunciato per reati ambientali, inerenti la gestione ed il trasporto di rifiuti speciali anche pericolosi. Ad incastrare l'uomo, un camion con un vecchio tornio caricato sul pianale, da cui fuoriusciva una scia di olio.
Una pattuglia dei carabinieri forestali di Sedrina ha seguito il mezzo fino ad un capannone, appena fuori dall'abitato di Val Brembilla, dove hanno scoperto una vera e propria discarica abusiva. In primo luogo, la pattuglia ha verificato che il trasporto del tornio – ormai rifiuto – era avvenuto senza la documentazione prevista, il “Fir” ovvero il formulario di identificazione dei rifiuti, e senza che l'uomo fosse iscritto all'Albo nazionale dei gestori ambientali.
I militari hanno poi controllato il capannone, verificando la situazione anche dall'alto grazie al supporto del Nucleo elicotteri di Orio al Serio. Qui, su una superficie stimata di circa 200 metri quadrati complessivi, giacevano rifiuti ferrosi e scorie da saldatura, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e tubazioni in gomma ed acciaio, raccolti in due aree.
Il materiale rinvenuto poggiava a diretto contatto con il suolo, oppure all'interno di bidoni senza protezioni dalle intemperie e senza predisposizioni per impedire l'inquinamento ambientale. Accertamenti sono ancora in corso per stabilire la provenienza dei rifiuti, i quali si pensa essere stati raccolti nell'arco di 3-4 anni da imprese artigiane o industriali della zona.
Per ora è stata accertata soltanto la provenienza del tornio da una ditta di carpenteria in ferro delle vicinanze, la cui posizione è al vaglio della Procura. Intanto i carabinieri, su disposizione del giudice, hanno sequestrato preventivamente l'area, oltre che il camion e la relativa documentazione aziendale.