È stata avviata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo la possibilità di partecipare al primo programma nazionale di screening per la diagnosi precoce del tumore al polmone. Possono iscriversi per sottoporsi gratuitamente agli esami previsti i soggetti di età compresa tra 55 e 75 anni, forti fumatori o che abbiano smesso da meno di 15 anni ed in possesso di specifici requisiti. Il Papa Giovanni XXIII è il solo centro che effettuerà i test in Regione Lombardia, oltre all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che coordina i 18 centri della Rete Italiana Screening Polmonare (RISP).
RISP Rete Italiana Screening Polmonare nasce con l’obiettivo di raggiungere una diagnosi precoce del tumore al polmone. Il progetto, promosso dal Ministero della Salute, ha l’obiettivo di reclutare in tutta Italia 10.000 candidati ad alto rischio per questa patologia e di sottoporli a TAC torace.
È possibile partecipare a questa iniziativa per coloro che rispondono ai seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 55 e i 75 anni
- Essere un forte fumatore (almeno 20 sigarette al giorno per 30 anni, oppure 40 sigarette al giorno per 15 anni) oppure un ex forte fumatore da 15 anni o meno.
- Assenza di tumori da almeno 5 anni.
- Non essere affetti da una patologia cronica severa (ad esempio: grave insufficienza respiratoria e/o renale e/o epatica e/o cardiaca), non avere malattie psichiatriche e non avere problemi di alcol o droga (anche pregressi).
Chi aderirà al programma sarà sottoposto ad una TAC a basse dosi di radiazioni. Eventuali alterazioni riscontrate alla TAC saranno approfondite con gli specialisti necessari (cardiologi, pneumologi, oncologi ad esempio). Tutto il percorso di approfondimento clinico-diagnostico sarà coordinato da un infermiere case manager, che si prenderà carico del paziente. Per partecipare al programma è necessario collegarsi a questa pagina, compilare la scheda con i dati personali e selezionare la ASST Papa Giovanni XXIII quale centro di riferimento. Per maggiori informazioni sul programma, è possibile scrivere a: radiologia.screeningpolmonare.risp@asst-pg23.it oppure telefonare al numero 035 267.6270 da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 12.
Il tumore del polmone rappresenta la principale causa di morte per cancro in entrambi i sessi a livello mondiale. Nel 2020 in Italia si sono verificati circa 41.000 nuovi casi. Si tratta del tumore più frequente negli uomini, ed il terzo nelle donne. Ancora oggi, quando la malattia viene diagnosticata, in 8 casi su 10 è già in una fase avanzata. Ottenere una diagnosi più precoce è perciò un obiettivo fondamentale, nella gestione della malattia.
“Recenti dati scientifici indicano che lo screening con TAC a bassa dose di radiazioni può estendere in modo significativo la spettanza di vita di questi pazienti consentendo diagnosi più precoci – ha dichiarato Sandro Sironi, Professore Ordinario di Radiodiagnostica dell’Università di Milano Bicocca e Direttore della Radiologia Diagnostica per Immagini 1 – Radiologia e interventistica dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Il programma proposto dal Ministero della Salute si pone l’obiettivo di stimare il beneficio di una diagnosi precoce per il tumore al polmone su una categoria di popolazione a maggiore rischio. In generale, i programmi di screening hanno come obiettivo quello di definire la possibilità di contenere i costi economici e sociali che derivano dalla gestione di una malattia diagnosticata in fase avanzata. Da questo programma pilota otterremo importanti elementi sulla sostenibilità di uno screening a raggio più ampio sulla popolazione, sul modello di quello già attivo per altre patologie oncologiche”.
In tema di prevenzione, il Papa Giovanni è dotato di un centro anti fumo, presente al SerD Servizio dipendenze di via Borgo Palazzo, per offrire aiuto, senza appuntamento e con accesso libero, a chi vuole smettere di fumare. Sul fronte diagnostico e terapeutico, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII offre tutte le opportunità per una gestione appropriata del tumore del polmone. Una equipe multidisciplinare, la Lung Cancer Unit, approfondisce con cadenza settimanale sia il caso di sospetto tumore sia quello confermato. Fanno parte dell’equipe lo pneumologo, il chirurgo toracico, l’oncologo, il radiologo e il radioterapista, che decidono insieme l’approccio mirato per ciascun paziente.
“La nostra ASST è già oggi fortemente impegnata su molti fronti nelle campagne di screening per la prevenzione di diverse patologie tumorali. Intervenire ove possibile con screening di comprovata efficacia, per intercettare la patologia precocemente e intervenire rapidamente, resta un’arma preziosa per combattere i tumori. Anche in questo caso la presenza della ASST Papa Giovanni tra i 18 centri della Rete nazionale è un riconoscimento importante della statura del nostro Ospedale – ha commentato Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo a questo nuovo importante programma pilota di rilievo nazionale promosso dal Ministero della Salute”.