Turismo natalizio: rallenta a Bergamo, ma corre nelle valli Brembana e Imagna

Natale, Capodanno ed Epifania con prenotazioni e richieste elevate in Val Brembana, al completo- o quasi- gli hotel con spa con massaggi, trattamenti e pause gourmet, anche in Valle Imagna.
18 Dicembre 2024

Dopo due anni di crescita, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa durante le festività in città e nella Grande Bergamo. Segnali incoraggianti invece dalle Valli: Natale, Capodanno ed Epifania al completo per Val Seriana e Val di Scalve; prenotazioni e richieste elevate in Val Brembana, in crescita anche la media valle grazie alle terme di San Pellegrino. Al completo- o quasi- gli hotel con spa e che propongono pacchetti di due o tre pernottamenti con massaggi, trattamenti e pause gourmet, anche in Valle Imagna, dove si trovano eccellenze come il Miramonti di Rota d’Imagna.

Il quadro che emerge, su elaborazione dati Confcommercio Bergamo in collaborazione con Promoserio e Visit Brembo, comunque, è improntato alla prudenza. “L’obiettivo è quello di eguagliare le performance della scorsa stagione, che è stata senza dubbio eccezionale, ma la percezione è che il mercato stia nel complesso rallentando, l’inflazione continua a farsi sentire e cresce l’attenzione al prezzo, con inevitabili tagli- sottolinea Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo-. Senza dubbio il turismo ha vissuto un altro anno eccezionale, con un aeroporto da 17 milioni di passeggeri, ma guardiamo al 2025 con cauto ottimismo e con una certa prudenza, d’obbligo in un quadro economico ancora complesso e difficile. Il primo rallentamento, dopo un novembre in crescita dell’8-10% rispetto al 2023 in termini di occupazione, si avverte proprio a dicembre, mese storicamente tranquillo per il turismo di città e dintorni, ma che negli ultimi anni aveva avuto un peso sempre crescente e significativo. Quest’anno confidiamo nel last minute, ma la sensazione è che ci sia un lieve calo”.

Non mancano gruppi da fuori regione per concerti –dal Gospel al Donizetti ad altri spettacoli ed eventi- e per un tour tra mercatini, magari in abbinata a parchi divertimento, con Leolandia che attira visitatori anche dalle isole. Bergamo val pure una sosta anche per chi ha un volo da prendere a Orio, ma per rendere più agevole il viaggio- complice orari di arrivi e partenze non particolarmente comodi- si concede una notte negli hotel dei dintorni e una toccata e fuga in centro e Città Alta.

Sui monti non solo sciatori, ma anche famiglie, gruppi di amici e coppie, appassionati di montagna, arte e cultura, tra mercatini e presepi, ciaspolate e tour gastronomici. Per gli sciatori gli impianti e le piste hanno aperto la stagione con il fine settimana appena trascorso. Dopo Monte Pora, Donico e Colere, in Val Seriana e Val di Scalve, aperti già dal fine settimana dell’Immacolata, nel fine settimana sono entrati in funzione anche gli impianti di Spiazzi di Gromo e Valbondione grazie alla neve sparata dai cannoni (manca solo apertura di Selvino, dove è comunque aperto il campo scuola con la storica scuola di sci).

In Val Brembana via libera alle prime discese per Foppolo-Carona, Piazzatorre e Piani di Bobbio-Valtorta. E a Oltre il Colle, meta per lo sci nordico, da gennaio arrivano turisti da Stati Uniti e Giappone. Per quanto riguarda gli alberghi, in Val Seriana non mancano strutture al completo soprattutto sull’Altopiano di Selvino Aviatico e in Alta Valle; nell’area di Castione della Presolana e dell’Altopiano si registrano in queste ore ottime richieste last minute. La permanenza è in media di 4-5 notti, in crescita rispetto al 2023, in particolare nel periodo tra Santo Stefano e l’Epifania.

Il target è quello di famiglie giovani con bambini piccoli, coppie e gruppi di amici, con provenienza nella maggior parte dei casi lombarda. Si attende con il nuovo anno la ripresa del turismo straniero, in particolare da Polonia, Germania e Francia per le settimane bianche da febbraio a marzo. Anche i campeggi registrano una buona percentuale di richieste e prenotazioni per il periodo di Capodanno. Qui la media di soggiorno si attesta sulle tre notti: la provenienza è principalmente di famiglie provenienti dalla Lombardia. Non mancano accessi agli Infopoint di Clusone da Giappone, Malta e Sud America.

Sul lago buone le presenze specialmente per Capodanno, con prenotazioni in anticipo e ricerca di pacchetti per almeno 2 o 3 pernottamenti. Chi può contare su area wellness è al completo o quasi già da tempo. In particolare l’area dell’Alto Lago – Lovere, Castro, Rogno, Sovere, Pianico, Solto Collina e Fonteno- registra il tutto esaurito per Capodanno. Tra Natale e l’Epifania ci sono ancora camere libere che le strutture confidano di poter occupare nei prossimi giorni.

Overtourism: a Bergamo non è un problema: più benefici che svantaggi per l’80% delle imprese. E il 45% delle imprese del turismo guarda con ottimismo ai Giochi invernali 2026. 

L’indagine Confcommercio Bergamo- Format Research fa il punto sul fenomeno dell’Overtourism, attraverso un sondaggio tra un campione rappresentativo di imprese. Quasi il 28% delle imprese del commercio e del turismo della provincia di Bergamo afferma di aver visto aumentare l’affluenza dei turisti negli ultimi due anni. Rilevano un aumento soprattutto le imprese del turismo (il 43,4%),contro il 24,8% del commercio. Otto imprese su dieci – 81,6%- dichiarano che l’incremento dei flussi turistici offre più benefici che svantaggi al territorio di operatività dell’impresa.

Tra gli aspetti positivi connessi all’aumento dei flussi turistici occupa il primo posto lo sviluppo economico della comunità locale (56%). Seguono la valorizzazione del patrimonio culturale (46,3%) e l’incentivo agli investimenti infrastrutturali (42,4%). Complessivamente il 28,2% delle imprese del commercio e del turismo della provincia di Bergamo valuta positivamente l’impatto dei flussi turistici sul proprio business.

A giovarne di più sono come prevedibile le imprese del turismo: il 65,3% dichiara di avere effetti positivi, contro il 20,8% delle imprese del commercio. In vista del 2026 l’indagine ha sondato il sentiment degli imprenditori del terziario: l’impatto dei Giochi Milano-Cortina 2026 risulta positivo per il 29,6% delle imprese intervistate. La percentuale sale al 45,3% tra le imprese del turismo.

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