Nonostante lo scorso campionato sia stato avaro di emozioni, la voglia di calcio e di stare insieme non è di certo passata per i neroverdi del Valle Imagna attesi alla stagione del rilancio (in terza categoria).
In cabina di pilotaggio, motivato e determinato più che mai mister Marco Manini che traccia cosi le linee guida che i suoi ragazzi dovranno seguire per vivere quest’annata calcistica da protagonisti e non da vittime sacrificali:“Bisogna ripartire con umiltà e voglia di fare, con la consapevolezza di non porci nessun tipo di obbiettivo se non quello di ricreare una mentalità calcistica come quella di vent’anni fa dove alla base di tutto c'erano sacrificio e impegno. Il nostro gruppo è formato in gran parte da ragazzi giovani, che purtoppo non hanno davanti a loro, nel calcio che conta, grandi modelli, ma con una struttura societaria sana e ambiziosa possono crescere e portare avanti importanti valori”.
Lampante è la volontà di dimenticare in fretta la passata stagione, stagione che ha rischiato persino di non vedere ai blocchi di partenza la compagine di Sant’Omobono Terme. Ora per la stagione 2017/2018 che tipo di rosa è stata allestita?: ” La base della rosa rispecchia quella della scorsa stagione: un gruppo molto giovane con un paio di innesti di esperienza che faranno da traino per tutto il resto della squadra. Chi ha deciso di sposare il progetto Valle Imagna sa quali sono il nostro credo sia dentro che fuori dal campo”.
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A livello del tutto personale, mister Marco Manini, quali sono le sue aspettative per il vostro campionato che partirà presumibilmente ai primi di settembre con la presentazione ufficiale della squadra? “Sono estremamente fiducioso, i presupposti per poter disputare un campionato all’altezza di certo non mancano anche se la mia aspettativa principale resta quella di infondere a tutto il gruppo una mentalità vincente basata sul lavoro e sullo spirito di sacrificio”.
Detto della prima squadra, la società sta allestendo con grandissimo impegno un settore giovanile importante e ben strutturato, cosa ci può dire? “Il lavoro della società è encomiabile, gli sforzi per allestire un qualcosa di importante sono enormi ma ben spesi, i giovani sono il nostro futuro per questo son certo che la direzione presa sia quella giusta”.
Alla fine poi nel calcio è sempre e solo il campo il giudice supremo, ma l’amore per questo sport una cosa me l’ha insegnata: certi valori sono da sempre le basi per raggiungere importanti traguardi per questo forza Valle Imagna, la strada sarà tortuosa ma dopo il temporale torna sempre il sole.
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