Turoldo di Zogno, la dura vita dello studente-atleta: “Bene il patto sportivo, ma i sacrifici sono tanti”

La studentessa Ludovica Carrara della classe 2SP dell'Istituto Turoldo di Zogno, nell'ambito del progetto La Voce "Giovane" delle Valli, racconta la dura vita dello studente-atleta.
27 Novembre 2021

Testo scritto da Ludovica Carrara della classe 2SP dell’Istituto Turoldo di Zogno, nell’ambito del progetto La Voce “Giovane” delle Valli.

Finalmente la settimana scolastica è finita…domani è domenica, e la sveglia non suona presto! Ops…non per me forse…alla domenica la sveglia suona un paio di ore prima rispetto a quando mi alzo per andare a scuola, perché “dormire” è un verbo che nel dizionario del giovane atleta non esiste!

Sono le 5 del mattino, e mi aspetta una giornata impegnativa nella quale dovrò però trovare anche il tempo di aprire e almeno iniziare a leggere sul pullman qualche pagina del libro di storia che mi sono portata. Torno a casa tardi, sono le 8 di sera … apro il registro, vorrei sprofondare e rinunciare a tutto leggendo i compiti che ancora mi mancano, ma devo farli quindi occuperò gran parte della notte per terminarli.

La mattina dopo mi sveglio con tre, massimo quattro ore di sonno: in questa giornata ho delle verifiche programmate da tempo grazie al patto sportivo per atleti ad alto livello che la nostra scuola ha adottato per riuscire, in qualche modo, a conciliare la dura vita che praticano tutti quegli atleti che come obiettivo principale hanno lo sport ma nello stesso tempo cercano di mantenere una media accettabile, meglio ancora se soddisfacente, a scuola; un atleta infatti sa bene che l’istruzione e un buon rendimento scolastico sono fondamentali per il suo percorso di crescita, perché se avesse voluto solo lo sport nella sua vita avrebbe fatto scelte diverse.

Un atleta non ha il diritto di dire “mollo tutto”, perché sa che anni di sacrifici sarebbe davvero gettati come foglie al vento…e non sarebbe giusto, né per lui né per chi lo ha sempre sostenuto. Per questo la scuola attua diverse iniziative a favore degli studenti che stipulano un patto sportivo, come, per esempio, la possibilità di aver figure di supporto (tutor scolastici), interrogazioni e verifiche programmate ed eventuali lezioni tramite DAD quando vengono effettuate lunghe trasferte. Tale documento rappresenta dunque formalmente diritti e doveri dell’atleta-studente, che se da un lato è giustificato in caso di superamento del monte ore annuale per assenze derivanti da impegni sportivi e ha diritto a calendarizzare prove di verifica in modo funzionale, dall’altro lato ha il dovere motivare le assenze comunicandole ai docenti, e soprattutto di rispettare gli impegni scolastici con serietà e rigore. L’alunno che ne usufruisce è quindi tenuto a rispettare le indicazioni fornite dai docenti e ad applicarsi allo studio con serietà e costanza per raggiungere gli obiettivi richiesti.

Il patto sportivo per atleti di alto livello è un progetto che la scuola attua in collaborazione con il MIUR (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) per promuovere il diritto allo studio di studenti impegnati ad alti livelli agonistici, frequentanti qualsiasi istituto scolastico di istruzione secondaria di secondo grado. La richiesta deve essere inoltrata alla scuola, corredata sia dalla firma dell’atleta che ne fa richiesta e dai genitori, sia da una documentazione che attesti la sua partecipazione a competizioni sportive di un certo livello e la sua appartenenza ad una società sportiva agonistica riconosciuta.

Non dimentichiamo tuttavia che una vita così frenetica, anche se ben organizzata, non presenti spesso degli ostacoli o garantisca sempre il successo in ogni campo: le delusioni purtroppo accadono, e non sempre i sacrifici ricompensano l’impegno dato. Per questo un atleta, anche se non lo chiede espressamente, spesso ha bisogno di una “pacca sulla spalla”: quella del suo allenatore che lo aiuti a dare il meglio, quella di un professore che gli faccia capire che comprende i suoi sforzi e le sue difficoltà, quella di un genitore che lo incoraggi e lo sostenga. Forse è difficile essere un atleta, ma è altrettanto difficile non esserlo.

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