“Nel corso delle prossime settimane Poste italiane proseguirà con un progressivo ampliamento dell’operatività degli uffici postali nel territorio lombardo. Adottando quindi misure in riferimento al piano di riapertura/estensione degli orari di apertura, precedentemente razionalizzati a causa dell’emergenza sanitaria in corso”.
Nella nostra provincia di Bergamo, dal 18 gennaio sono tornati all'apertura 6 giorni a settimana (prima erano 3) gli sportelli di Orio al Serio, Calvenzano, Alzano Lombardo, Vilminore di Scalve, Locatello, Olmo al Brembo. Lo sportello di Clusone riattiverà il turno pomeridiano dal 15 febbraio. A Montello estensione da 3 a 6 giorni di apertura dal 15 febbraio.
Ad annunciarlo è Massimo Sertori, assessore a Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni della Regione Lombardia che, a seguito delle oggettive difficoltà del periodo segnalate dalle Amministrazioni locali, ha provveduto infatti a contattare i vertici di Poste italiane. Per analizzare quindi, con loro, nel merito, la situazione del territorio lombardo. Nonchè mettere in campo soluzioni. E, quindi, tornare a livelli di servizio pre pandemia.
Nello specifico, infatti, tra il 18 gennaio e il 15 febbraio l’Azienda procederà con ulteriori riaperture e potenziamenti delle giornate e orari di apertura al pubblico di alcuni uffici postali. Di quelli, quindi, che avevano subìto una contrazione della consueta operatività.
Il problema di fondo, infatti, per tutti gli uffici postali impossibilitati alla riapertura nei mesi scorsi, è stata la mancanza di personale. Laddove infatti si riscontrava un operatore positivo al Covid-19 in ufficio, l’Azienda era costretta a chiudere la struttura. E quindi a mettere in quarantena il personale senza riuscire a reperire altro personale per garantire il presidio dell’ufficio.
“Non mancherò – ha concluso Sertori – di sollecitare quindi l’azienda. Affinchè si arrivi a ripristinare totalmente le aperture al pubblico della rete degli uffici postali. E di farlo, quindi, in tutti i Comuni lombardi. Nonchè di ripristinare la situazione ante Covid. E tutto ciò, quindi, anche in relazione all’eventuale mutamento favorevole della situazione epidemiologica nel territorio lombardo”.