Bella vittoria al Gewiss Stadium per l’Atalanta, che supera 3-0 il Monza e fa dimenticare i fantasmi apparsi a Frosinone. In avvio Gasperini rivoluziona l’attacco titolare, complici il mercato che ha portato Zapata a Torino e le prestazioni opache di Lookman nelle uscite con Sassuolo e Frosinone.
La coppia di punta è formata da De Keteleare e Scamacca e i due mostrano un’intesa crescente, ben supportati da Koopmeiners e Ederson (costanti in pressione) e da un De Roon che si allarga anche a destra, dove Zappacosta fatica a carburare. La prima mezzora ha ritmi non trascendentali, e la ricerca di verticali in triangolazione è per questo poco efficace. Il Monza, ordinato in ripartenza, si mostra incerto dentro l’area e nell’ultimo quarto d’ora l’Atalanta piazza l’1-2 che la porta al riposo col doppio vantaggio.
A sbloccare il risultato ci pensa Ederson sugli sviluppi di un corner, con palla ben difesa in area da De Keteleare e assist per Ederson che di piatto scaraventa in gol. Sette minuti dopo bella azione di Ruggeri sulla sinistra e cross al bacio a centroarea per un vivace Scamacca che schiaccia in porta di testa. Fra i due gol l’unico serio pericolo per la porta neroazzurra con tiro a giro di Colpani dal limite ben deviato da Musso e tap in mancato degli avanti monzesi. Si va al riposo sul 2-0: vantaggio meritato e squadrache si dimostra adulta e, soprattutto, concentrata.
Nella ripresa il Monza, dopo un buon tentativo iniziale di Colpani-Caprari, esce definitivamente dalla partita e non riesce più ad impensierire Musso. Al contrario l’Atalanta imperversa nella metà campo avversario, ckn gli spazi che si allargano ed il duo De Ketelaere-Scamacca che mostra di divertire e divertirsi.
Arrivano il 3-0, ancora con Scamacca su imbeccata di Koopmeiners, e due gol annullati a Koopmeiners e Scamacca. All’ex West Ham Gasperini concede la passerella insieme a De Keteleare (dentro Muriel e Lookman) ed offre l’esordio a Bakker (funambolico) e Holm.
Gli applausi finali vanno anche Kolasinac (dentro Palomino). Finisce con tanta soddisfazione. L’intesa cresce e l’organico, a dispetto di qualche gufo, è all’altezza. Ora la pausa per affinare i dettagli e far crescere il ritmo: al rientro ci aspetta anche l’Europa.