Si chiama Upper Town il primo gioco da tavolo in salsa bergamasca dedicato, come suggerisce il titolo, al simbolo della città dei Mille: Città Alta. La mente dietro questo progetto ludico, per ora ancora alle prime fasi di sviluppo, si chiama Stefano Salvi. Appassionato di board game, Stefano è originario di Berbenno, ma si è trasferito da qualche anno in città.
Il 35enne, che nella vita si occupa di sviluppare siti e applicazioni web, ha così deciso di portare la propria passione per Risiko e affini ad un altro livello. “Ho iniziato a lavorarci a gennaio 2021, quando un po’ come tutti ero costretto in casa e avevo un po’ più di tempo – spiega Stefano -. Un progetto che ho portato avanti in autonomia, dalla creazione al pc delle prime bozze al design della plancia di gioco, dalla ricerca della mappa di Città Alta alla localizzazione dei luoghi più interessanti. Dalla realizzazione delle carte a tutti i tasselli del gioco”.
Pur non avendo esperienza nella creazione di giochi da tavolo, Stefano si è lanciato con grande entusiasmo in questa sfida. Ha creato un primo prototipo del gioco, con parenti e amici a fare da tester. Upper Town, nelle intenzioni del suo ideatore, non è solo un divertimento, ma anche un’occasione per imparare a conoscere meglio la stessa Città, riprodotta sul tabellone di gioco con in luoghi più importanti identificati da colori.
Il verde per i parchi, il blu per le piazze, il viola per gli edifici di culto etc. “All’inizio della partita viene assegnata una missione, che corrisponde ad un luogo di Città Alta: partendo da un punto specifico, si deve arrivare a destinazione per conquistare l’obiettivo”. Durante il tragitto, i giocatori (da 3 a 5) possono pescare le carte da due mazzi, “tesoro” e “fortezza”, in cui i luoghi della Città sono descritti in una spiegazione concordata con una guida. Le carte avranno elementi utili per far arrivare il giocatore alla meta più velocemente, o per ostacolare gli avversari.
“Alla fine della partita, vince chi ha ottenuto più punti in base a luoghi raggiunti, fortezze acquistate, punti salute e gemme conservate”. Un’idea articolata e con un chiaro intento culturale e divulgativo: Stefano racconta di aver già fatto partire una campagna di crowdfunding, disponibile a questo link. L’obiettivo è di raccogliere almeno tremila euro. “Serve per partire con lo sviluppo definitivo della parte grafica, ma è solo il primo step perché, probabilmente, con quelle cifre non si copriranno nemmeno i costi necessari”. Un progetto ambizioso, per il quale Salvi ha già contattato diversi editori e associazioni: l’obiettivo è portare Bergamo nel mondo dei giochi da tavolo.