Riapre a Corna Imagna lo storico bar Salvi chiuso un anno e mezzo fa che avrà nuova vita grazie alla Cooperativa Giovani Orme. Il nuovo punto di ristoro (solo bar, la trattoria-pizzeria resterà invece chiusa) in via Marche 8, a due passi dalla piazza (in fase di restyling), si chiamerà “Alà Baleta” e aprirà ufficialmente i battenti sabato 13 luglio, alle 18, con un lungo aperitivo offerto dalla casa accompagnato dalla musica di alcuni ragazzi del paese.
La Cooperativa Giovane Orme, composta principalmente da giovani del paese (e qualche “esterno” che condivide la filosofia imprenditoriale) e attiva da 8 anni sul territorio di Corna Imagna e della Valle Imagna, non è nuova a questo tipo di iniziative: gestisce l'Ostello “Il Sentiero” a Brancilione, che offre 36 posti letto ai visitatori del paese valdimagnino, e si occupa di altri servizi sociali ed educativi, come spazi compiti, attività per i giovani e laboratori didattici con i bambini come il castagneto didattico, oltre che promuovere il proprio territorio con eventi dedicati, come la sagra della castagna.
“L'obiettivo di questa nuova apertura nasce dal desiderio di avere uno spazio aggregativo, che fosse aperto costantemente – spiega Stefano Invernizzi, 26 anni, presidente della cooperativa – Dall'altro lato, volevamo colmare una mancanza che si è creata dopo la chiusura dei precedenti proprietari, la famiglia Salvi, senza il cui appoggio non avremmo potuto realizzare questo sogno. Abbiamo quindi deciso di provare ad unire il nostro desiderio con l'esigenza delle persone del paese di rivedere aperto questo spazio che, per decenni, è stato centrale in paese”.
Il nome, curioso, “Alà Baleta” vuole essere invece un omaggio alla precedente attività – conosciuta da tutti come “il baleta”: questo era infatti il soprannome della famiglia proprietaria, che da decenni gestiva lo storico bar di Corna Imagna. “Abbiamo aggiunto 'alà' per renderlo un po' più frizzante, oltre a richiamare l'espressione bergamasca 'alà baleta'” spiega Stefano Invernizzi. L'idea della Cooperativa è infatti quella di mantenere le radici del posto, donando loro innovazione “in un mix di quello che c'era prima con quello che vorremmo di nuovo”. Ambienti e arredi, quindi, sono rimasti gli stessi con un tocco di modernità che faccia intuire il cambiamento.
“Il bar sarà gestito da noi, alcuni avranno un ruolo più importante con un impegno maggiore, mentre altri daranno semplicemente una mano – prosegue Invernizzi – questa è una delle cose che ci ha dato coraggio: vedere tante persone che si sono messe a disposizione, chi vedendoci una possibilità di lavoro e chi, semplicemente, desideroso di aiutare per un progetto che interessa tutta la comunità. Ci siamo lanciati in quest'avventura anche perché abbiamo visto da parte di molti un grande entusiasmo”
“In questa fase – spiega Giacomo Invernizzi, sindaco di Corna Imagna – abbiamo incoraggiato e supportato a livello tecnico l'iniziativa. Siamo molto orgogliosi di questa riapertura perché è un ulteriore segnale di vivacità della comunità di Corna, inoltre perché si riapre uno spazio nelle intenzioni di aggregazione e promozione culturale”.