Utilizzare i fondi BIM destinati alla Valle Brembana per finanziare il completamento della progettazione definitiva del terzo lotto Paladina-Villa d'Almè della Tangenziale Sud di Bergamo. È la proposta di mozione avanzata da Vittorio Milesi, Carmelo Goglio e Giuliano Ghisalberti – rispettivamente sindaci di San Pellegrino Terme, Olmo al Brembo e vicesindaco di Zogno, nonché consiglieri in Comunità Montana Valle Brembana – al presidente dell'Assemblea della Comunità Montana, Ambrogio Quarteroni.
Le motivazioni sono chiare: “la realizzazione dell'opera in argomento – si legge nella comunicazione – rappresenta un elemento di vitale importanza per lo sviluppo dei territori della Valle Brembana e della Valle Imagna, nonché per il miglioramento della qualità ambientale e della vivibilità per i Comuni posti sull'asse Villa d'Almè-Paladina”.
Quella del terzo lotto della Tangenziale Sud è una storia travagliata, lunga più di 15 anni: diversi sono stati, infatti, i rinvii, gli investimenti monetari ed i solleciti, l'ultimo dei quali avanzato proprio da Vittorio Milesi e Giuliano Ghisalberti, che hanno inviato il mese scorso una nuova richiesta indirizzata alle autorità competenti per inserire l'opera tra quelle da finanziare con l'utilizzo dei fondi europei del “Recovery Plan”.
A più di un anno di distanza dalla prima ipotesi di progetto definitivo, l'iter per il completamento della stesura della progettazione definitiva si è interrotto. “La Provincia di Bergamo – così si legge – non è riuscita a reperire le risorse per il completamento della progettazione definitiva. Il secondo atto integrativo sottoscritto con Anas il 22/01/2018 risulta scaduto il 31/12/2020”. Nel frattempo, i costi per la realizzazione dell'atteso terzo lotto della Tangenziale Sud sono lievitati: dai 90 milioni di euro iniziali del 2006 fino agli oltre 420 milioni di euro stimati un anno fa.
Da qui l'idea dei tre Amministratori di utilizzare i fondi che il BIM si appresta a mettere a disposizione della Valle Brembana, nei prossimi mesi, per finanziare il completamento della progettazione definitiva della Paladina-Villa d'Almè, con la condizione però di disporre del medesimo progetto nell'arco di sei mesi a partire dalla comunicazione alla Provincia dell'assegnamento di questo importante finanziamento.
“La sofferta scelta di rinunciare alle risorse BIM per opere da realizzare sul territorio della Valle Brembana per destinarle al finanziamento del completamento della progettazione definitiva della Paladina-Villa d'Almè vuole essere un grido di allarme – proseguono gli Amministratori – e una forte richiesta di aiuto che i Comuni della Valle Brembana lanciano alle Istituzioni provinciali e al Governo nazionale, per segnalare la vitale importanza per il futuro del territorio montano delle Valli Brembana e Imagna della risoluzione del problema della viabilità che condiziona ogni forma di sviluppo e qualità della vita delle popolazioni e delle attività che operano su questa parte della Provincia di Bergamo”.
La storia della Paladina-Villa d'Almè – La prima sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa fra MIT, Regione Lombardia e Provincia di Bergamo per la sua realizzazione risale al 2005, mentre l'anno successivo viene sottoscritta una convenzione fra Anas Spa e la Provincia che prevedeva un finanziamento di 150 milioni di euro per l'opera divisa in tre lotti. Il primo riguarda il tratto da Zanica a Stezzano, realizzato da Anas e aperto al traffico nel 2015, il secondo da Treviolo a Paladina, i cui lavori sono attualmente in corso a cura della Provincia, ed infine il terzo, la Paladina – Villa d'Almè, la cui progettazione definitiva a cura della Provincia si trova in fase di definizione.
Tuttavia, a mancare sono proprio i finanziamenti per questo ultimo lotto, che si sviluppa per circa 6,3 chilometri, dallo svincolo di Valbrembo a quello di Villa d'Almè nord – verso Botta di Sedrina, dove si raccorderebbe con il viadotto già esistente. Numerosi i solleciti che si sono susseguiti negli anni. Uno di questi il documento sottoscritto nel 2016 da 52 sindaci dei Comuni interessati di entrambe le Valli e dai due Presidenti delle Comunità Montane, più le note di Confindustria Bergamo sottoscritta da 23 Aziende del territorio. Nel 2017, Regione Lombardia, Anas Spa e Provincia hanno ribadito che la realizzazione dell'opera è prioritaria, confermando l'impegno al finanziamento della progettazione definitiva, presentata dalla Provincia agli Amministratori il 12 febbraio 2020 e da allora rimasta in stand-by.