Un resort montabile e smontabile? Succede sull'atollo di Bathala, una piccola isola dell'arcipelago delle Maldive di soli 4 ettari ed è tutto made in Bergamo: la realizzazione delle 24 water villas, 48 beach villas, la reception e due ristoranti del resort “Sandies Bathala” è tutta opera della Marlegno, ditta di Bolgare che da 10 anni a questa parte si occupa di costruzioni in legno.
Un'idea decisamente futuristica, che permette alla struttura ricettiva di avere un impatto sull'ambiente pari a zero grazie all'utilizzo di una tecnica costruttiva detta “a secco”, in cui ogni parte della struttura si incastra perfettamente con l'altra senza necessità di leganti rendendola, quindi, anche perfettamente smontabile – oltre che ecofriendly.
“La nostra filosofia – spiega Angelo Luigi Marchetti, amministratore delegato di Marlegno, a Business Insider – è di fare tutto con una logica di sostenibilità ambientale. Nel caso del villaggio alle Maldive, la nostra visione è stata recepita prima dall’architetto Ettore Mocchetti, e poi dalla committenza, diventando quindi un’opportunità di business. È davvero significativo quanto va aumentando la sensibilità dei tour operator nella costruzione di strutture ricettive con una certa attenzione nei confronti dell’ambiente”.
Dopo una prima fase di progettazione durata dai 4 ai 5 mesi, è stato necessario spedire il materiale, trasportato sull'isoletta a bordo di chiatte. La difficile opera di costruzione è durata 2 mesi, complici anche le condizioni meteo non sempre favorevoli. “Lavorare con 28 gradi sotto il sole maldiviano non è semplice – continua Marchetti – La città più vicina, Malè, dista a 20 minuti di idrovolante e quando alcuni operai hanno avuto problemi di scottatura non è stato facile dover attendere per far arrivare medicinali o contattare un medico”.
Due i materiali utilizzati per il progetto: l'interno dei bungalow è realizzato in legno di conifera lamellare, molto leggero, mentre l'esterno è composto da un materiale composito legno-plastica, utilizzato anche per costruire i moli e le passerelle, molto resistente e in grado di sopportare bene l'umidità della zona.
Tutti i “pezzi” montati sono stati diligentemente stilati in una lista che fungerà poi da istruzioni quando – al termine della concessione trentennale ottenuta dal tour operator di Sandies Bathala – ci sarà bisogno di smontare tutto il resort. “Per quanto riguarda i progetti futuri – conclude Marchetti – siamo in trattativa per un secondo ecoresort alla Maldive e un altro su una spiaggia africana”.