Sono sei i paesi della Bergamasca che risultano avere zero contagi, secondo l’ultimo report di ATS e che nell’ultima settimana non hanno registrato nuovi positivi. Si tratta di Blello, Carona, Mezzoldo, Piazzolo, Vedeseta e Foppolo. Tutti con meno di 300 abitanti e situati in Valle Brembana. Diversi fattori determinanti hanno contribuito a renderli Covid-free: l’elevata percentuale di vaccinati, il rigoroso rispetto delle norme anti-contagio e la possibilità di usufruire di vasti spazi all’aperto e di evitare assembramenti.
In aggiunta a tutto questo, sono luoghi abitati da persone mediamente più anziane rispetto ad altri Comuni bergamaschi, per cui il virus ha ridotte possibilità di svilupparsi per poi espandersi fuori dalle scuole, luoghi ad alta diffusione causa tutt’oggi di innumerevoli contagi. Infine ha concorso a questo traguardo anche un senso di comunità diffuso e fortemente sentito, complice della tutela dell’individuo e della collettività.
“Qui a Blello – ha dichiarato il sindaco Luigi Mazzucotelli a L’Eco di Bergamo – le persone stanno in casa, soprattutto perché sono quasi tutti pensionati e chi non lo è ha la propria azienda agricola e quindi lavora tutto il giorno da solo. Non si ha quasi possibilità di contatti, visto anche che non abbiamo negozi o locali, nemmeno piazze dove trovarsi, e che la spesa viene portata a casa dagli ambulanti, tenendo la mascherina e rispettando tutte le norme. E chi esce di casa può far due passi nel verde, a distanza. Quindi la possibilità di contagiarsi è veramente quasi nulla, come testimoniano i pochissimi casi che abbiamo avuto da inizio pandemia. Speriamo di continuare così”.
La scarsa presenza di vitalità in questo periodo storico ha giovato alla salute degli abitanti di questi paesini, fortunati anche da un punto di vista naturale per la disponibilità di spazi aperti in cui hanno luogo quei rari ma importanti incontri comunitari.
“In questa quarta ondata, a Piazzolo, vista l’alta contagiosità del virus, c’è stato un maggior numero di positivi rispetto alle precedenti – ha spiegato il sindaco Laura Arizzi sempre a L’Eco di Bergamo – Le persone hanno reagito con serietà, correttezza e responsabilità, isolandosi e preservando la salute degli altri. Evitando così nuove occasioni di contagio. Gli spazi aperti e il numero ridotto di abitanti sicuramente agevola, ma devo complimentarmi con la popolazione e con i villeggianti per l’attenzione dimostrata. D’altra parte nessuno in valle ha dimenticato quanto vissuto nella prima ondata. Lo dimostra anche l’alto tasso di vaccinazioni che abbiamo. Hanno poi aiutato anche l’opera quotidiana dei medici, le informazioni trasmesse ai cittadini tramite sms e spiegate agli anziani dai commercianti del paese, l’esempio e gli incoraggiamenti reciproci”.
In conclusione la condizione vantaggiosa e il traguardo raggiunto sono frutto di sforzi e attenzioni costanti, del buon senso diffuso in una popolazione ridotta che vive come se fosse una grande famiglia allargata. Stefania Siviero, sindaco di Mezzoldo ha spiegato: “Tutti rispettano le regole ed è la cosa più importante. Il fatto, inoltre, che abbiamo pochi bambini e ragazzi ha aiutato, visto che ora la forte crescita di positivi è nelle scuole. Essere poi un piccolo paese e conoscerci tutti mi ha permesso di aiutare Ats in questo momento di confusione dato dai tantissimi casi a livello provinciale: le persone stesse positive si preoccupano di avvisarmi subito e le aiuto a contattare i contatti stretti, oltre che a supportarle in isolamento, tutti stanno a casa, dandoci una grande mano a contenere la diffusione del virus e proteggendo gli altri abitanti. Quindi, facendo attenzione, i casi avuti nelle settimane precedenti si sono risolti in poco. La nostra valle, poi, è stata una delle prime zone a ripartire coi casi in questa ondata e quindi penso sia normale anche che sia una delle prime a scendere coi numeri ora”.