Nella giornata di ieri, giovedì 14 novembre, presso l’Ospedale di San Giovanni Bianco, è deceduto il 69enne Renato Carminati di Zogno a causa di una grave malattia che lo aveva colpito più di un anno fa. Nato il 21 settembre 1955, ed originario della Località Tiglio di Zogno, Renato era un musicista e polistrumentista e per vari decenni è stato il “menestrello” della Valle Brembana. Nel corso della sua vita è stato soprannominato coi termini “Tonete” e “Cespi” a causa del suo particolare taglio di capelli.
Carminati fu uno dei protagonisti della musica popolare della valle tra gli anni 70′ ed 80′ con il Gruppo Studio di musica popolare e poi con gli Arimo (folk-rock), un ensemble elettrico che, con arrangiamenti originali, rileggeva brani provenienti dalla tradizione popolare di tutto il mondo (Qui alcuni loro brani). A salutare Renato è stato Pietro Taiocchi, che insieme a lui è stato membro del Gruppo Studio di musica popolare: “La musica fu la sua vita. Autodidatta suonò nella banda musicale di Zogno il clarinetto e il flauto traverso. Poi arrivarono le band, ma ebbe collaborazioni anche teatrali (al Tascabile), a Bergamo e Milano. Fu chiamato pure in televisione. Nel mondo della musica era conosciutissimo per la sua verve, le sue grandi capacità interpretative”.
Con quest’ultimo gruppo Renato si esibiva suonando differenti strumenti a fiato provenienti dai più svariati angoli del mondo come ad esempio il flauto, le cornamuse, il clarinetto, flauto di pan/traverso/dolce e persino il baghèt. Nel 2018 una delle ultime esibizioni, dopo 15 anni di stop, quando suonarono allo Spazio Polaresco di Bergamo. Fecero parte di quella esibizione anche Pasquale Cascio alle tastiere, Luigi Cortinovis al basso, Gianfranco Colleoni alla batteria, Sergio Arizzi a chitarra e voce, Marco Rho alla batteria. Un’altra esibizione nel 2021, al circolo Arci di Calolziocorte. Suonò quindi nei Brembaghèt (folk dal 2002 fino al 2010) partecipando a diversi festival di musica popolare, quindi i BrembArimo, che univano le due band. Suonò per anni il baghèt durante le feste natalizie in giro per la valle. La camera ardente di Renato Carminati sarà allestita nella giornata del 15 novembre nella chiesina accanto alla parrocchiale di Zogno. Lascia una sorella e due fratelli. I funerali verranno celebrati sabato 16 novembre, alle 14,30, nella parrocchiale.
“Amico meraviglioso Renato, Re degli ombrelloni. Re delle piccole cose. Re. Tu, che davi i nomi dei tuoi amici ai tuoi animali, forse per sentirteli vicini. Tu, che facevi crescere le piante nelle conchiglie. Tu, che avevi gli amuleti nascosti e i tesorini fatti di sassi, di disegni, di ance, fotografie e maschere e cappelli. Tu che ne avevi cura. Tu, che vivevi nel tuo piccolo castello a più piani, rifugio di prove e cene fatte di pasta al pesto e uova sode. Tu, che per portarti via dalle feste bisognava avvisarti due ore prima, il giro di saluti, il giro dell’ultimo bicchiere.
Tu, che hai sempre ballato e tu, che avevi il pettinino in tasca per rimettere apposto i capelli scompigliati. Tu, che hai sempre camminato nella notte. Tu, che ci hai fatto indossare completi viola per i concerti perché così, se ci macchiavamo di vino rosso, poco si vedeva. Tu, che parlavi dell’Agribrembo, del Mariulì, del Piero e del Tissiano. Tu Radio Renato. Tu, che accendevi candeline e desideri. Tu, con i bimbi che ti balzellavano intorno come piccoli puledrini selvaggi. Ma quanto ti adoravano? E quanto sei stato bimbo tu ininterrottamente. Tu, zio di tantissimi nipoti e zio di noi tutti. Compagno. Tu, che hai suonato nelle ore più belle flauti e cornamuse. Tu e le tue montagne. Tu, il tuo sorriso e gli occhi birbi.
Ciao Renato. Ciao Re del Tiglio. Alle tue tue zeta che resteranno sempre e per sempre delle bellissime esse. Qui c’è un mondo che ti vuole bene” – lo saluta l’amica Giusi Pesenti.